lunedì 19 agosto 2024

SERIE A: UNA LAZIO "OPERAIA" SI PRENDE I PRIMI TRE PUNTI CON IL VENEZIA!

 

La Lazio parte bene. Anzi, parte male ma finisce bene, anzi, benissimo. Conquista i primi tre punti della stagione, mettendo in campo una squadra fisica, determinata con tutti che corrono e che lottano su ogni pallone. Il gol del Taty Castellanos è emblematico. Morde i polpacci del difensore, gli ruba palla al limite dell’area, va dentro e fa gol. 

È questa la Lazio che vuole Baroni, tecnico bravo e preparato, antidivo per eccellenza, cosciente che la Lazio rappresenta per lui l’ultimo treno a disposizione per coronare una carriera onesta, ma lontana dai riflettori delle grandi ribalte. È chiaro che per la Lazio la salvezza, sullo stile di quella conquistata con merito dal tecnico toscano a Lecce e Verona, non può e non deve bastare. La posizione della Lazio deve essere, realisticamente, tra quelle che garantiscono la permanenza in Europa, con puntate, ci auguriamo, il più frequenti possibili, dalle parti della Champion’s. 

Quella vista con Venezia di Di Francesco è una squadra che ai puristi del football ha fatto rimpiangere, per giocate individuali, quelle fatte vedere dai vari Milinkovic, Luis Alberto e Felipe Anderson. Anche in attacco Taty Castellanos ha messo, come di consueto il massimo impegno, segnando, colpendo pali e traverse, procurandosi un calcio di rigore, realizzato poi da Mattia Zaccagni. Ma da qui a dire che non ci farà rimpiangere “il re” Ciro Immobile, ce ne vuole. 

In ogni caso, prendiamoci con gioia la vittoria, che non era certamente scontata, fatevelo dire dalle milanesi o dal Napoli bistrattato a Verona. Questa Lazio non è bellissima, ma ha grinta, corre, si sacrifica e fa gol. Certamente il Venezia non è il Real Madrid, lo sa anche Baroni, ma non lo era neanche il Lecce la prima giornata della scorsa, tribolata, stagione.

LE PAGELLE

PROVEDEL 6,5: Una sicurezza, come sempre. Incolpevole sulla rete del Venezia, è reattivo e partecipe all’azione quando viene chiamato in causa nella costruzione dal basso. Attento e sicuro sulle palle alte e sulle deviazioni dei suoi stessi difensori.

LAZZARI 7: Sempre nel vivo dell’azione. Sembra tornato il Lazzari che con le sue sgroppate aveva fatto entusiasmare l’Olimpico. Sicuramente la fiducia del tecnico gli ha regalato la consapevolezza di essere fondamentale per la causa e la sicurezza che i due allenatori precedenti gli avevano fatto, per lunghi tratti, mancare.

CASALE 6: Una sufficienza da incoraggiamento, come si diceva a scuola. Non è il Casale del primo anno in biancoceleste. Commette un paio di svarioni che potevano costare cari. Deve recuperare sicurezza. L’impegno non basta. Non avrà sempre il Venezia davanti.

ROMAGNOLI 6,5: Ordinaria amministrazione per il centrale. Guida il reparto con la consueta autorevolezza e mette una pezza su qualche svarione dei compagni. Insostituibile.

MARUSIC 6: Se quella palla fosse finita dentro, si starebbe a parlare di un’altra prestazione. Fa il suo, senza infamia e senza lode. Ci si aspetta qualcosa di più da un giocatore come lui.

GUENDOUZI 7: Lo trovi dappertutto, incita e spiega il posizionamento ai compagni e gioca un numero impressionante di palloni in ogni zona del campo. Se diventa più incisivo in prima linea, saranno guai per tutti gli avversari della Lazio.

ROVELLA 6,5: Quello svarione all’inizio poteva costare davvero caro. Poi si riprende e dialoga con i compagni, svolgendo anche un buon lavoro in fase di interdizione. Cerca troppo poco la verticalizzazione. Deve osare di più se vuole fare il definitivo salto di qualità.

DELE BASHIRU 6,5: È straripante da un punto di vista del fisico e dell’impegno. Strappa applausi a scena aperta per alcuni suoi interventi. Deve migliorare il suo apporto in fase di costruzione per diventare il punto di forza che Baroni vuole. Diamogli tempo, è solo l’esordio.

NOSLIN 7: Si trova decisamente più a suo agio sulla fascia, rispetto a fare il terminale offensivo. Dalle sue giocate nascono i problemi più grandi per la difesa dei lagunari. Sicuramente può fare di più, ma, per adesso accontentiamoci.

CASTELLANOS 8: Una rete che rimette in equilibrio il match, con una palla conquistata “di tigna”, un palo pieno e una traversa, un paio di occasioni fallite di un soffio, un rigore procurato. Che vogliamo di più? Lo vogliamo vedere alla prova con difese più organizzate e con marcatori più tosti, ma un Taty così ci fa sognare!

ZACCAGNI 7: È il capitano di questa Lazio e ci tiene a farlo capire a tutti. Realizza il calcio di rigore e, come sempre, si danna l’anima cercando di saltare il suo diretto avversario. Ci fa scappare anche il giallo per il marcatore di turno. È il giocatore di maggiore qualità di questa Lazio. E lo sa.

SOSTITUZIONI: 87’CASTROVILLI non giudicabile, 65’ VECINO 6,5, 76’ ISAAKSEN 6, 87’ PEDRO non giudicabile, 76’ TCHAOUNA 6,5.

MARCO BARONI (All.) 7: Sta mettendo su una squadra diversa da quella targata Maurizio Sarri. Meno campioni, meno spettacolo, ma più fisico, più grinta, più voglia di conquistare la maglia. Nessun tenore, ma un bel coro. Fosse proprio il Mister la sorpresa del campionato della Lazio?

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