Claudio Corsaletti raggiunge Valerio al Parma Letale di
Ostia. Continua l’avventura in serie C1 per l’ex “secondo” dell’Albano di
Mister Salvatore Corsaletti. Si forma, quindi, un’altra coppia famigliare alla
guida di una delle compagini che, nel Campionato che sta andando in via di
definizione, affronteranno la nuova Serie C1 laziale. Per Valerio Corsaletti è
la consacrazione definitiva, dopo gli eccellenti risultati ottenuti nel Settore
Giovanile. È anche il segno di un passaggio di consegne che segna il debutto, in
prima squadra, di una seconda generazione, vissuta in famiglie storiche del
futsal, capaci di trasmettere competenza, passione e coraggio di mettersi in
gioco. In Serie C1 si contano almeno tre esordi per i “figli d’arte”: a Colleferro
Stefano Forte subentra sulla panchina che per una vita è stata occupata da
Paolo, figura iconica del futsal italiano, ad Albano è Lorenzo Sette che prende
in mano le redini del Club di famiglia dopo l’addio di Stefano e, appunto,
Valerio Corsaletti debutta con Parma Letale. Tre esordienti, vissuti a pane e
futsal, in famiglie dove i valori hanno avuto sempre la priorità sui risultati
e dove la cultura del lavoro ha rivestito un ruolo fondamentale nel processo di
formazione dei nuovi tecnici. Un percorso che passa anche attraverso le
Rappresentative Regionali del Lazio. Valerio diventa Campione d’Italia in
Umbria, come secondo di papà Salvatore, Stefano Forte ha ricoperto per due
edizioni del Torneo delle Regioni lo stesso identico ruolo a supporto di Mister
Paolo. Non ha fatto esperienza di Rappresentativa Lorenzo Sette che, però, si
avvarrà della consulenza di Stefano, nel ruolo di Direttore Tecnico del Club,
che, a sua volta, ha conquistato il gradino più alto del podio, da giocatore,
con la Rappresentativa Juniores del Lazio. Destini che si intrecciano e che
dimostrano che il futsal della nostra regione cresce e, soprattutto, trasmette
passione. Tre giovani, tre famiglie, tre panchine, tre storie che dimostrano
che, nello sport, può non esserci conflitto generazionale, ma grande
coinvolgimento da parte di nuclei famigliari che hanno sposato la parte sana
dell’impegno agonistico e sono riusciti a trasmetterla alla generazione
successiva. Ma, al di la della facile e scontata retorica, il Calcio a Cinque
laziale (inteso rigidamente in senso regionale, visto che nessuno dei tre nuovi
tecnici è particolarmente amante dei colori della squadra di Claudio Lotito),
ha in mano tre assi da potersi giocare nel prossimo futuro. E, il fatto che
Valerio abbia chiamato Claudio nel suo Staff è la dimostrazione che le belle
favole, quando sono autentiche, con belle persone come protagoniste, non
possono far altro che continuare a far sognare. In attesa della terza
generazione …
Marco Giustinelli
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