Assenti Mario Gila e Luca Pellgrini, scalpitano per un posto in squadra il nuovo arrivato Dia e Vecino che oggi compie gli anni. In difesa il dubbio Casale/Patric.
Dopo il bell’esordio con il Venezia, la Lazio di Baroni è
chiamata a confermarsi sul terreno ostico di Udine, contro una formazione che
non ha sfigurato nella gara di inizio campionato, conquistando un prezioso
pareggio contro il nuovo Bologna di Italiano.
LA PARTITA. Gara difficile che ci dirà molte cose,
anche se è ovviamente presto per un verdetto definitivo, sulle reali
potenzialità della formazione affidata alle cure del tecnico toscano. Nella partita
vista all’Olimpico si è vista una squadra “tosta”, senza le giocate da applauso
di Luis Alberto e Felipe Anderson, ma con tanto sudore in più e con questa
caratteristica dei ruoli “mobili” in fase di possesso che non vogliono dare
punti di riferimento agli avversari. Ci si attende la conferma di Valentin Castellanos,
ormai per tutti “El Taty”, migliore in campo contro i lagunari, con una rete,
due legni colpiti e un calcio di rigore procurato. Quello che si chiede all’attaccante
argentino è continuità. Anche nella scorsa stagione aveva avuto degli exploit
che avevano entusiasmato il pubblico biancoceleste, per poi ricadere in uno
sconcertante anonimato. La tecnica non gli manca, l’impegno neppure, ma adesso
servono i gol. In avanti la Lazio non ha fatto male, ma i problemi nascono
dalla cintola in giù. L’infortunio di Gila ha tolto velocità nei recuperi e
Lazzari non ha mai brillato in copertura, avendo la sua forza soprattutto sulla
spinta laterale. Lo stesso Casale è ancora lontano da quello straordinario
giocatore ammirato due stagioni fa.
LA FORMAZIONE. Assente Luca Pellegrini a causa dell’incidente
automobilistico di venerdì e con Nuno Tavares ancora alla ricerca della migliore
condizione e che, probabilmente, verrà utilizzato a partita in corso, Baroni verosimilmente,
riproporrà Marusic e Lazzari sulle fasce. Romagnoli inamovibile al centro della
difesa, attende di conoscere il nome del suo compagno di reparto. Sembra
confermato Casale, ma anche la carta Patric non è del tutto esclusa, viste
anche le buone prove che lo spagnolo ha regalato nelle precedenti uscite dove è
stato impiegato. In avanti confermato, salvo sorprese, il tridente Zaccagni,
Castellanos e Noslin, il vero dubbio è a centrocampo. Si insisterà su Rovella o
Vecino (che oggi compie gli anni, auguri!) si prenderà la scena? Ai lati del
regista (chiunque esso sia), confermati Delebashiuru e Guendonzi. La nota
positiva di quest’anno è la qualità della panchina. La campagna acquisti del duo
Lotito/fabiani ha consegnato a Baroni un roster in grado di offrire diverse
soluzioni tattiche senza alterare la qualità della squadra in campo. Scalpita
Dia, nuovo arrivato, ma anche gli altri sono pronti a dare una mano alla causa.
AMORE BIANCOCELESTE. La gente laziale ci crede, il
numero degli abbonamenti ha quasi raggiunto quello dello scorso anno e,
considerando, che non si gioca la Champions League e che la squadra ha perso
pedine importanti, l’atto di amore del tifo biancoceleste è la prima certezza
di questo Campionato. Continueranno le contestazioni al Senatore Lotito. Ormai
il feeling con l’ala più oltranzista della tifoseria è definitivamente morto e
sepolto e quindi ci dobbiamo rassegnare a cori e striscioni che accompagneranno
le proteste per tutto il corso della stagione. Ma siamo sicuri che un
improbabile compratore dia le stesse certezze dell’attuale proprietà? Eppure la
storia laziale ci insegna, purtroppo che, a volte, presidenze acclamate da
tutti e di indiscussa fede laziale, hanno fatto più danni che regalato
soddisfazioni. Staremo, fiduciosi,a vedere.
PROBABILE FORMAZIONE LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Casale, Romagnoli, Marusic; Guendouzi,
Vecino, Dele-Bashiru; Noslin, Castellanos, Zaccagni.
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