Termina il Torneo delle Regioni 2024, ospitato, nella sua edizione numero 34, in terra di Calabria. Esultano le Rappresentative del Veneto nel Femminile, dell’Emilia Romagna nella categoria dei più giovani dell’Under 15, del Piemonte V.A. nella Under 17 e per finire, i padroni di casa del CR Calabria, che alzano al cielo la Coppa di Campioni d’Italia nella categoria Under 19.
Per il Lazio è il momento delle
riflessioni. Per la prima volta, da quando sono state inserite nel 2013 le
categorie Under 15 e Under 17, il Lazio torna con un desolante “zero” nella
casella delle finaliste. Neanche la magra soddisfazione di aver portato almeno
una delle formazioni in campo a giocarsi la Coppa, come era accaduto nel 2019
in Basilicata. In quella occasione la delusione generale era stata mitigata
dall’impresa delle ragazze di Tiziana Biondi, capaci di arrivare fino in fondo, in un Torneo tradizionalmente avaro di soddisfazioni per il futsal in rosa
regionale.
Il Lazio rimane comunque, sulla carta, la
regione Leader del Futsal giovanile, con un Albo d’Oro che ha visto le
Rappresentative di Via Tiburtina alzare per ben 17 volte al cielo la Coppa dei
primi della classe. Insegue il Veneto con 12 successi (incluso l’attuale). Solo
due regioni hanno vinto almeno una volta in ogni categoria e sono, appunto,
Lazio e Veneto. Nel 2009 il Torneo fu sospeso per il terremoto de L’Aquila,
mentre era in corso di svolgimento, e il titolo fu assegnato d’ufficio all’Abbruzzo,
sia nel Maschile che nel Femminile.
In origine il TDR, che vede la
sua prima edizione nel 1985 era dedicato ad una sola Rappresentativa per regione.
Il Lazio la fa subito da padrone, infilando quattro vittorie in cinque edizioni, con
un filotto di tre trionfi consecutivi nelle prime tre edizioni. Poi, nel 2006
viene inserita la categoria del Femminile e le ragazze del Lazio conquistano per
la prima (e finora unica) volta, il primo posto nel 2008.
Nel 2013 il Torneo delle Regioni
assume l’attuale configurazione, con la presenza di quattro squadre per
regione, che vanno dalle tre categorie dell’agonistica maschile (Under 15,
Under 17 e Under 19) a quella del Femminile. Il Lazio mette la firma con l’Under
17 in ben cinque edizioni nelle prime sei disputate, arrivando seconda solo nel
2016, quando viene superata in finale dal Veneto per 3 a 2.
Come dicevamo, è il momento delle riflessioni. Il movimento
calcettistico laziale, per numeri e tradizione, non può abdicare al ruolo di
leader a livello nazionale e soprattutto, non può subire l’umiliazione
(sportiva s’intende) di rimanere fuori da tutte e quattro le gare di finale e
con una sola squadra, l’Under 15, presente nelle semifinali della
manifestazione calabrese. Se si cercano le attenuanti generiche, possiamo dire
che la riforma del 2023 che abolisce l’obbligatorietà della presenza in campo degli Under 21
nella massima serie regionale, la C1, ha favorito l’esodo dal regionale al
nazionale dei giovani talenti laziali, in aggiunta al nuovo regolamento
della Coppa Divisione che rendeva, invece, obbligatoria la presenza di ragazzi
Under 23. Chi ne ha fatto le spese, nell’immediato, è stata l’Under 19 che, da
una stagione all’altra, si è vista privata di giocatori con minutaggi
importanti in Serie C1 e si è dovuta affidare a ragazzi quasi esclusivamente
militanti nei campionati dell’Under 19 regionali (ricordiamo che l’Under 19 è l’unica
categoria del maschile che non può attingere a giocatori appartenenti ai club
che afferiscono alla Divisione calcio a 5 nazionale). Ma, al di la di questo, occorre
da parte del Comitato Regionale una attenzione sul Futsal tale, da non far
cadere nell’oblio un movimento che ha tutte le potenzialità per rimanere alla
guida del Calcio a cinque giovanile d’Italia. Trovare le soluzioni giuste non è
semplice e la bacchetta magica non ce l’ha nessuno. Alcune indicazioni
pervenute dagli addetti ai lavori, suggeriscono di indicare con maggior
anticipo le designazioni dei selezionatori delle Rappresentative, in modo da
far coincidere l’inizio dei campionati con l’inizio degli stage di selezione,
di mettere a disposizione subito gli impianti al coperto per i raduni, organizzare
l’attività di scouting, favorendo l’osservazione sul campo dei candidati. Il
nuovo Consiglio Direttivo del Comitato Regionale, la cui elezione è prevista in
concomitanza dell’inizio del prossimo quadriennio olimpico, dovrà
necessariamente, tra le altre cose, mettere all’ordine del giorno, lo sviluppo
del Calcio a cinque.
@marcogiustinelli
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