venerdì 17 maggio 2024

FUTSAL: A COLLEFERRO BAGNO DI FOLLA PER I QUARANT'ANNI DI ATTIVITA' DI PAOLO FORTE

 

Paolo Forte saluta Rihoei Hamazawa, uno dei campioni che ha allenato



Il Palaromboli gremito di centinaia di amici che hanno voluto rendere indimenticabile il suo quarantesimo anniversario nel Calcio a Cinque. Un momento di gioia, ma anche di grande commozione per Paolo Forte, classe 1962, Allenatore della Forte Colleferro, selezionatore della Rappresentativa Under 19 del Lazio e, soprattutto, un uomo di sport che ha dedicato la sua vita al futsal vissuto come promozione del territorio e dei giovani talenti che lo vivono. C’erano proprio tutti al “Paolo Forte Day”, dalle istituzioni che hanno voluto portare la riconoscenza e l’apprezzamento della comunità cittadina, con il senatore Giorgio Salvitti, con il quale Paolo ha condiviso i suoi primi anni della sua esperienza calcettistica, con il Vicesindaco di Colleferro Calamita e l’Assessore allo Sport Sara Zangrilli, ma, soprattutto, i tanti amici che hanno accompagnato Paolo Forte nella sua lunga carriera sportiva che ha attraversato tutte le categorie del Futsal, dai Settori Giovanili alla Serie A. Una festa a sorpresa perfettamente riuscita. Quando è entrato nel Palazzetto, accolto dalla standing ovation dei presenti, l’allenatore colleferrino non ha saputo trattenere la sua commozione. Ha ricevuto l’abbraccio del suo primo allenatore, Dario Pisani, ex di Roma e Lazio, di Andrea Colaceci, uno tra i più grandi “bomber” del futsal italiano, con un passato nella Samp di Mancini e Vialli, dei “suoi” ragazzi di ieri, come Hamazawa, Tetti e Sinibaldi, ma anche di quelli di oggi, in particolare dei più piccoli, bambini e bambine che hanno abbracciato questo sport proprio grazie alla passione che il “Mister” ha saputo trasmettere a nuove e vecchie generazioni.

Un tributo allo sportivo, ma anche e soprattutto all’uomo. Un personaggio che, dietro la corazza di sergente di ferro, ha saputo mantenere la statura di una persona sensibile, attenta alle necessità di chi gli opera intorno, pronto a pagare di persona pur di proteggere e tutelare i suoi atleti, i suoi collaboratori, i suoi amici.

Colleferro ringrazia. Paolo guarda quello che ha saputo realizzare in otto lustri di quello che prima era “calcetto” e che poi si è trasformato in “Calcio a cinque” ed infine in Futsal. Tanti nomi diversi per indicare la medesima passione, il medesimo amore. Un successo costruito sulle idee, sui sacrifici, sull’affetto e la stima incondizionati della sua gente, di quella gente che lo ha abbracciato nella fantastica notte del Palaromboli. Un successo che si chiama Serie B, Scuola Calcio di Elite, prima società in Italia ad avere tutte le categorie del Futsal Femminile, dalle bambine Under 10 alla Prima Squadra, tante giocatrici e giocatori selezionati nelle rappresentative federali.

E per finire, l’abbraccio della sua famiglia, di Antonella, dei figli Stefano e Lorenzo, ai quali ha trasmesso l’amore per il calcio a cinque e per Colleferro.

Un momento indimenticabile, di quelli che rendono lo sport una delle componenti più importanti della vita di tutti i giorni, di quelle che aiutano a crescere, a soffrire, ad imparare a sapersi sacrificare per chi condivide con te un tratto della strada della vita. Un modo per diventare uomini e donne migliori.

@marcogiustinelli












Nessun commento:

Posta un commento