Si chiude il sipario sulle
elezioni del Comitato Regionale Lazio. Marco Tosini si conferma Responsabile
Regionale per il Calcio a Cinque senza neanche dover passare per il voto,
raccogliendo novantadue designazioni su centododici a disposizione, non
consentendo così al suo avversario, Alessandro Caldarelli, di raggiungere il
quorum di almeno venti designazioni, necessario per presentarsi al voto.
Marco Tosini, soddisfatto dell’esito
del voto di Tivoli?
“Soddisfattissimo, sia per me,
ovviamente, che per la nomina a Presidente di Roberto Avantaggiato e per la
conferma di tutti i Consiglieri uscenti. Complimenti anche a Angelo Di Benedetto
che, dopo aver ricoperto per tanti anni la carica di Delegato provinciale per
Roma, entra a far parte del Consiglio Direttivo del Comitato Regionale Lazio.”
Che ruolo ha avuto il Calcio a
Cinque in questa netta vittoria della governance uscente del Cr Lazio?
“Credo che non ci siano dubbi sul
fatto che le società di futsal siano state determinanti nell’esito del voto. I
numeri parlano chiaro. Tutto il movimento del Calcio a Cinque regionale si è
espresso in modo plebiscitario sulla mia conferma e sulla designazione di
Roberto (Avantaggiato ndr) alla Presidenza. E di questo devo ringraziare il
gruppo di amici che mi ha sostenuto, a partire dal Movimento Futsal Pro, agli
amici di Colleferro e dei Castelli Romani, alle tante società che mi hanno affiancato
nel percorso verso un risultato che va ben al di sopra delle più rosee
aspettative della vigilia. Ho avuto modo di ricevere l’abbraccio delle società
del sud pontino e del Lazio nord, a testimonianza di un movimento in salute, presente
sul territorio in maniera capillare, da Maranola a Civitavecchia. Una presenza,
frutto di un impegno portato avanti nel tempo con dedizione e spirito di
servizio, che non può non rendermi orgoglioso.”
Anche perché, quest’anno è
stata battaglia vera
“È stata una disputa elettorale
aspra che, per certi versi mi ha profondamente amareggiato per le modalità per
come si è svolta, senza, secondo me, il necessario rispetto per l’avversario e
per quel fair play che dovrebbe rappresentare la stella polare di ogni
competizione, non solo sportiva.”
Si spieghi meglio
“È stato uno scontro tra due modi di concepire non solo il
calcio, ma anche la partecipazione alla vita comunitaria. Oggi, a Tivoli, si è
sfiorato il ridicolo. Volantinaggio davanti l’ingresso del sito elettorale,
furgone che distribuiva magliette con il nome del candidato, tra l’altro posizionato
all’interno del parcheggio dell’Hotel e un comportamento che io non mi sarei
mai sognato di tenere. Per non parlare delle pressioni sulle società, che sono
andate ben al di la della semplice proposta programmatica, con “sponsorizzazioni”
delle quali non mi sento neanche di parlare. La più bella risposta l’hanno data
le società stesse. Nel segreto dell’urna, ottanta club su cento hanno scelto di
affidare il futuro prossimo del calcio regionale a chi ha saputo proporsi con
pacatezza e competenza e ha anteposto l’interesse del movimento alle proprie,
seppur legittime, aspirazioni personali. Paradossalmente, chi ha invocato la
democrazia, si è trovato sconfitto proprio dalla massima espressione della
democrazia stessa, che è il voto.”
Tutto da buttare nella proposta di Tramati e del suo
gruppo?
“Per quanto riguarda il calcio a cinque, non ho trovato
nessun elemento di novità nel loro programma, tra l’altro molto scarno e
approssimativo, in particolare nella parte che ci riguardava. In generale,
comunque, la sfida elettorale è servita a confrontarci con tutte le società di
calcio a cinque nel Lazio, che hanno potuto ascoltare le due proposte e
scegliere, nella cabina elettorale, a quale aderire. Sono felice che anche
società che, in passato, avevano criticato la mia gestione, hanno scelto di
darmi la loro fiducia. Oltre ad essergliene grato, tutto questo rappresenta uno
stimolo in più a fare e fare bene. Se devo cogliere un elemento positivo della
discesa in campo dell’altro gruppo, sicuramente è stato lo stimolo a girare per
tutta la regione per raccontare la nostra idea di calcio e calcio a cinque. È
stata una bellissima esperienza, dura, ma bellissima. Ho talvolta ricevuto
critiche, ho raccolto suggerimenti, ascoltato opinioni, e anche trovato grande apprezzamento per
il lavoro già svolto e incoraggiamenti ad andare avanti. Ho ascoltato tutti e
fatto tesoro di ciascun incontro, di ciascuna parola ricevuta e tutto questo sarà
alla base del percorso che, insieme, faremo a partire da domani mattina. Adesso
è veramente finito il tempo delle contrapposizioni, dei ricorsi, delle critiche
immotivate. Le parole dovranno lasciare il posto ai fatti concreti. Ed è quello
che ho già iniziato a fare, esclusivamente per il bene e al servizio del futsal
laziale.”
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