Si conclude la campagna elettorale per la successione a Melchiorre Zarelli, protagonista dell'ultimo trentennio del calcio laziale. Vince in modo schiacciante Roberto Avantaggiato che raccoglie l'80% delle preferenze.
Roberto Avantaggiato è il nuovo Presidente del Comitato Regionale Lazio FIGC LND. L’Assemblea Ordinaria Elettiva delle Società del Lazio ha dato fiducia allo scrittore e giornalista romano, con una maggioranza schiacciante di 282 preferenze, contro le sole 73 dello sfidante Giacomo Tramati, al termine di una giornata convulsa, iniziata sin dal mattino con proteste e rimostranze da parte di una grossa fetta dei delegati al voto che si sono visti oggetto della macchina elettorale di Tramati che distribuiva volantini con l’invito di votare per l’aspirante presidente.
Addirittura, all’interno del parcheggio dell’Hotel Duca D’Este, stazionava un pulmino che stampava e distribuiva magliette nere con la scritta “Tramati Presidente”, dopo che per tutta la giornata di ieri alcune tra le società che sostenevano Tramati, hanno inviato messaggi vocali di indirizzo di voto ai club di tutta la regione.
Una macchina
elettorale imponente e costosa (almeno in termini di impegno) che, tuttavia non
ha raggiunto i risultati sperati.
Vince la calma e la compostezza serena di Roberto
Avantaggiato, che ha parlato di calcio e di progetti, senza lasciarsi
trascinare nella polemica e nelle provocazioni della parte avversa.
La mattinata è iniziata con notevole ritardo rispetto alle
indicazioni, per la massiccia affluenza dei votanti, chiamati ad esprimersi, per
la prima volta dopo quasi un trentennio, su due candidati concorrenti e su un
ventaglio di aspiranti candidati a tutte
le altre cariche elettive, ad esclusione del Calcio a Cinque e del Calcio
femminile, dove Marco Tosini e Alba Leonelli avevano sbaragliato la concorrenza,
raggiungendo un numero di “nomination” tali da non lasciare fisicamente la
possibilità agli avversari di raggiungere il quorum necessario per competere.
L’assemblea si apre con il saluto del Presidente Melchiorre Zarelli.
Il vecchio leone, provato nel fisico ma ancora lucidissimo e con voce sempre più forte e chiara, riceve la standing ovation della platea che lo saluta tra applausi scroscianti e con diversi occhi lucidi che sanno di assistere all’ultimo atto da presidente di un uomo che ha fatto la storia del calcio regionale e che ha lasciato la sua impronta su tutto il calcio dilettantistico nazionale.
La presenza in sala di
Giancarlo Abete, presidente della Lega Nazionale Dilettanti rappresenta l’ulteriore
omaggio che il calcio italiano ha voluto rendere a uno dei suoi protagonisti
degli ultimi decenni.
E’ proprio l’intervento di Abete che rappresenta il vero e proprio endorsement a Roberto Avantaggiato. L’ex Presidente federale, oggi alla guida della Lega Nazionale Dilettanti, ha stigmatizzato con una forza e una passione inusuali per un uomo del suo aplomb, la presenza di uomini direttamente legati alla politica nella dirigenza del calcio regionale e nazionale.
All’intervento di Abete sono succeduti, in ordine alfabetico, quelli dei due candidati presidenti. Più strutturato quello di Avantaggiato, più aggressivo e provocatorio quello di Tramati.
Il responso delle urne ha premiato Roberto
Avantaggiato con un risultato schiacciante, ben al di sopra delle previsioni
della vigilia, che vedevano i due competitor molto più vicini di quello che poi
ha dimostrato la reale volontà degli elettori.
A Giacomo Tramati va il merito di aver movimentato la tornata elettorale, di aver messo a confronto due concezioni di governance, di aver portato le società del mondo dilettante del calcio laziale a interrogarsi e a tornare padrone del proprio futuro dopo che, per anni, le elezioni hanno rappresentato una mera ratifica di una proposta elettorale.
Anche se con mezzi quantomeno discutibili per qualcuno, Tramati ha, come ribadito anche negli interventi dei suoi sostenitori, portato il calcio laziale ad un esercizio di democrazia che, però, lo ha visto soccombere.
Tuttavia, il numero dei club che lo ha
sostenuto, oltre settanta, non è trascurabile e dovrà rappresentare un
ulteriore stimolo per la nuova classe dirigente che governerà il calcio laziale
per il prossimo quadriennio olimpico.
Roberto Avantaggiato ha raccolto, invece, il voto di chi cercava un volto rassicurante che garantisse un cambiamento nella continuità della gestione Zarelli. Profondo conoscitore della macchina amministrativa del Comitato, Avantaggiato ha saputo rispondere nel modo giusto alle aspettative della stragrande maggioranza dei club del Lazio.
Ha offerto una immagine serena
e sicura che vuole attuare un miglioramento (che molti si aspettano da lui),
nel nome del dialogo e della professionalità, lavorando sulla visibilità del
movimento e sulla partecipazione di tutte le componenti presenti al suo
interno.
Buon lavoro Presidente!
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