domenica 22 settembre 2024

SERIE C1 FUTSAL: L'ALBANO PARTE CON IL FRENO A MANO TIRATO. IL GAP PASSA AL PALACOLLODI PER 2 A 5

Inizia in salita il cammino dell'Albano di Lorenzo Sette nel Campionato di Serie C1. 
Nonostante una buona prova, tutta grinta e sudore che fa uscire la squadra tra gli applausi del Palacollodi, sono i romani del GAP che portano a casa i tre punti.

LA PARTITA. Parte l’avventura della nuova Albano di Lorenzo Sette. Una buona gara, con i ragazzi con una inedita maglia biancoverde che richiama quella del 1996, ma che non è bastata per conquistare i primi punti della stagione. 

Per larghi tratti del match l’Albano ha dominato la scena, ma un GAP cinico e determinato ha approfittato di due clamorosi errori difensivi dei padroni di casa per portarsi sul doppio vantaggio che ha, di fatto, indirizzato la partita. 

Non si riescono a sfruttare neppure i sei minuti in cui gli ospiti debbono giocare con la spada di Damocle di aver superato il bonus dei cinque falli. 

Accorcia Silvestri con una rete all’ultimo secondo del primo tempo per riaccendere le speranze dell’Albano, ma ad inizio ripresa sono ancora i romani a riportarsi a più due. Va a segno Fratini, sugli sviluppi di uno schema su calcio di punizione, ma la grossa mole di lavoro di Bassi e compagni non produce i frutti sperati e, sulla mossa della disperazione del portiere di movimento, il GAP mette al sicuro il risultato, per il definitivo 2 a 5.

IL COMMENTO. Sapevamo che sarebbe stata dura e così è stato. La parte mezza vuota del bicchiere ci racconta di un Albano che soffre in fase realizzativa e che regala palle incredibili agli avversari, che segnano e ringraziano. 

Ma c’è anche una parte indubbiamente mezza piena, che è la qualità della prestazione vista sul gommato del Palacollodi. I ragazzi non si sono risparmiati e hanno messo in campo tutto il loro impegno, fino all’ultima stilla di sudore. 

Non sono stati certamente fortunati e un pizzico di buona sorte sul palo preso da Danilo Ercolani poteva dare al match quella svolta che invece non c’è, purtroppo, stata. 

Siamo appena all’inizio e gli aspetti incoraggianti sono tanti e fanno ben sperare

Dobbiamo sempre ricordare che la filosofia di questo Club è quella di credere nei propri giocatori, di investire sul lavoro, sul territorio e nei suoi talenti. È dal 1996 che le fondamenta della prima società dei Castelli Romani sono basati su questi principi e i risultati finora ottenuti ci confermano la bontà del progetto. 

Grazie all’impegno di questi ragazzi, i bambini e i giovani del Settore Giovanile possono avere una Prima Squadra a cui aspirare e credere in un percorso che li possa accogliere dai primi calci al pallone a rimbalzo controllato, a quando decideranno di appendere gli scarpini al chiodo. 

Nel 2025 si supereranno i duecento tesserati, tra giocatori, tecnici e dirigenti. Numeri che poche squadre di futsal (e anche qualcuna di calcio a undici) possono vantare. E tutti provenienti da Albano e dintorni

Una presenza sul territorio che conferma che lo sport può e deve rappresentare una agenzia educativa da affiancare a scuola e famiglia. E i ragazzi che giocano in prima squadra sono i testimonial che questo è possibile

Da trent’anni questo è possibile. È anche grazie a Lorenzo Sette, al suo staff, ai suoi giocatori e ai tanti appassionati che sono tornati a gremire le tribune del Palacollodi che questa favola può continuare, giorno dopo giorno, a trasformarsi in realtà. Grazie Lorenzo, grazie ragazzi e, come sempre … Forza Albano!

COPPA ITALIA. Sarà la Futsal Academy di Civitavecchia l'avversaria dell'Albano nei preliminari di Coppa Italia di C1. 

Andata nella città portuale il 1 di ottobre e ritorno al Palacollodi il 22 dellostesso mese.

mg

mercoledì 18 settembre 2024

SE NE VA UN PROTAGONISTA DELLO SPORT ROMANO: È MORTO ERNESTO ALICICCO, MEDICO DI LAZIO E ROMA!

 Un grande professionista e uno sportivo innamorato del calcio. Lo conobbi al Torneo delle Regioni con la Rappresentativa del Lazio. Dai Campioni ai ragazzini manteneva la stessa passione e lo stesso entusiasmo. Un Maestro per tutti noi che abbiamo avuto il privilegio di incontrarlo!


Ci ha lasciato Ernesto Alicicco, medico sociale delle giovanili della Lazio, nell’era Maestrelli e Chinaglia e poi passato alla Roma con cui ha vinto due scudetti nello staff sanitario. 

Io l’ho conosciuto come medico della Rappresentativa Under 15 di Calcio a 5 del Lazio, allenata da David Calabria, nel Torneo delle Regioni in Puglia del 2017. 

Appassionato di calcio, correva a dare il suo contributo dovunque una palla correva, passando con disinvoltura dalla Serie A, ai ragazzi della selezione del Lazio. 

Proprio in quella occasione si rese protagonista di una veemente protesta nei confronti dell’arbitro durante la finale, che gli costò il cartellino rosso e che lo costrinse ad abbandonare prematuramente la panchina. 

Non ci fu modo di farlo tornare in campo al momento della premiazione per ricevere la medaglia e ci aspettò sul pullman fuori dal palazzetto. 

Quando mi accorsi che la rabbia era ormai sbollita, mi avvicinai e gli misi in mano la medaglia che mi avevano consegnato pochi minuti prima. Sentivo che era giusto che tornasse a casa lui con un ricordo di quella bella avventura conclusa, ahimè, con la sua espulsione e con il secondo posto della squadra.

Gliela porsi dicendo “È la tua doc! Me l’hanno data per te.” Sapevamo tutti e due che era una simpatica bugia, ma mi sorrise e se la mise al collo. Da quel giorno l’ho incontrato altre volte e passavo il tempo a sentirmi raccontare i suoi ricordi di un calcio che non c’è più.

L’ultimo aneddoto me lo raccontò al Circolo Roma 3Z, facendomi vedere l’impronta, sul pollice, del morso di Lionello Manfredonia, a cui aveva salvato la vita in un freddo pomeriggio a Bologna e che lo aveva morso durante le manovre di rianimazione dall’arresto cardiaco.

Un uomo di sport, un uomo di scienza, un uomo che ha dato tanto al calcio, di cui era perdutamente innamorato.

Buon viaggio Doc!


lunedì 16 settembre 2024

ELEZIONI CR LAZIO: MARCO TOSINI RINGRAZIA TUTTI E GUARDA AVANTI.

Il calcio a cinque protagonista nell'affermazione di Marco Tosini e Roberto Avantaggiato. I numeri confermano fiducia e apprezzamento per il lavoro svolto a servizio dei Club del Lazio.


Si chiude il sipario sulle elezioni del Comitato Regionale Lazio. Marco Tosini si conferma Responsabile Regionale per il Calcio a Cinque senza neanche dover passare per il voto, raccogliendo novantadue designazioni su centododici a disposizione, non consentendo così al suo avversario, Alessandro Caldarelli, di raggiungere il quorum di almeno venti designazioni, necessario per presentarsi al voto.

Marco Tosini, soddisfatto dell’esito del voto di Tivoli?

“Soddisfattissimo, sia per me, ovviamente, che per la nomina a Presidente di Roberto Avantaggiato e per la conferma di tutti i Consiglieri uscenti. Complimenti anche a Angelo Di Benedetto che, dopo aver ricoperto per tanti anni la carica di Delegato provinciale per Roma, entra a far parte del Consiglio Direttivo del Comitato Regionale Lazio.”

Che ruolo ha avuto il Calcio a Cinque in questa netta vittoria della governance uscente del Cr Lazio?

“Credo che non ci siano dubbi sul fatto che le società di futsal siano state determinanti nell’esito del voto. I numeri parlano chiaro. Tutto il movimento del Calcio a Cinque regionale si è espresso in modo plebiscitario sulla mia conferma e sulla designazione di Roberto (Avantaggiato ndr) alla Presidenza. E di questo devo ringraziare il gruppo di amici che mi ha sostenuto, a partire dal Movimento Futsal Pro, agli amici di Colleferro e dei Castelli Romani, alle tante società che mi hanno affiancato nel percorso verso un risultato che va ben al di sopra delle più rosee aspettative della vigilia. Ho avuto modo di ricevere l’abbraccio delle società del sud pontino e del Lazio nord, a testimonianza di un movimento in salute, presente sul territorio in maniera capillare, da Maranola a Civitavecchia. Una presenza, frutto di un impegno portato avanti nel tempo con dedizione e spirito di servizio, che non può non rendermi orgoglioso.”

Anche perché, quest’anno è stata battaglia vera

“È stata una disputa elettorale aspra che, per certi versi mi ha profondamente amareggiato per le modalità per come si è svolta, senza, secondo me, il necessario rispetto per l’avversario e per quel fair play che dovrebbe rappresentare la stella polare di ogni competizione, non solo sportiva.”

Si spieghi meglio

“È stato uno scontro tra due modi di concepire non solo il calcio, ma anche la partecipazione alla vita comunitaria. Oggi, a Tivoli, si è sfiorato il ridicolo. Volantinaggio davanti l’ingresso del sito elettorale, furgone che distribuiva magliette con il nome del candidato, tra l’altro posizionato all’interno del parcheggio dell’Hotel e un comportamento che io non mi sarei mai sognato di tenere. Per non parlare delle pressioni sulle società, che sono andate ben al di la della semplice proposta programmatica, con “sponsorizzazioni” delle quali non mi sento neanche di parlare. La più bella risposta l’hanno data le società stesse. Nel segreto dell’urna, ottanta club su cento hanno scelto di affidare il futuro prossimo del calcio regionale a chi ha saputo proporsi con pacatezza e competenza e ha anteposto l’interesse del movimento alle proprie, seppur legittime, aspirazioni personali. Paradossalmente, chi ha invocato la democrazia, si è trovato sconfitto proprio dalla massima espressione della democrazia stessa, che è il voto.”

Tutto da buttare nella proposta di Tramati e del suo gruppo?

“Per quanto riguarda il calcio a cinque, non ho trovato nessun elemento di novità nel loro programma, tra l’altro molto scarno e approssimativo, in particolare nella parte che ci riguardava. In generale, comunque, la sfida elettorale è servita a confrontarci con tutte le società di calcio a cinque nel Lazio, che hanno potuto ascoltare le due proposte e scegliere, nella cabina elettorale, a quale aderire. Sono felice che anche società che, in passato, avevano criticato la mia gestione, hanno scelto di darmi la loro fiducia. Oltre ad essergliene grato, tutto questo rappresenta uno stimolo in più a fare e fare bene. Se devo cogliere un elemento positivo della discesa in campo dell’altro gruppo, sicuramente è stato lo stimolo a girare per tutta la regione per raccontare la nostra idea di calcio e calcio a cinque. È stata una bellissima esperienza, dura, ma bellissima. Ho talvolta ricevuto critiche, ho raccolto suggerimenti, ascoltato opinioni, e anche trovato grande apprezzamento per il lavoro già svolto e incoraggiamenti ad andare avanti. Ho ascoltato tutti e fatto tesoro di ciascun incontro, di ciascuna parola ricevuta e tutto questo sarà alla base del percorso che, insieme, faremo a partire da domani mattina. Adesso è veramente finito il tempo delle contrapposizioni, dei ricorsi, delle critiche immotivate. Le parole dovranno lasciare il posto ai fatti concreti. Ed è quello che ho già iniziato a fare, esclusivamente per il bene e al servizio del futsal laziale.”

sabato 14 settembre 2024

ELEZIONI CR LAZIO: IL FUTURO SI CHIAMA AVANTAGGIATO!

 Si conclude la campagna elettorale per la successione a Melchiorre Zarelli, protagonista dell'ultimo trentennio del calcio laziale. Vince in modo schiacciante Roberto Avantaggiato che raccoglie l'80% delle preferenze.



Roberto Avantaggiato è il nuovo Presidente del Comitato Regionale Lazio FIGC LND. L’Assemblea Ordinaria Elettiva delle Società del Lazio ha dato fiducia allo scrittore e giornalista romano, con una maggioranza schiacciante di 282 preferenze, contro le sole 73 dello sfidante Giacomo Tramati, al termine di una giornata convulsa, iniziata sin dal mattino con proteste e rimostranze da parte di una grossa fetta dei delegati al voto che si sono visti oggetto della macchina elettorale di Tramati che distribuiva volantini con l’invito di votare per l’aspirante presidente. 

Addirittura, all’interno del parcheggio dell’Hotel Duca D’Este, stazionava un pulmino che stampava e distribuiva magliette nere con la scritta “Tramati Presidente”, dopo che per tutta la giornata di ieri alcune tra le società che sostenevano Tramati, hanno inviato messaggi vocali di indirizzo di voto ai club di tutta la regione. 

Una macchina elettorale imponente e costosa (almeno in termini di impegno) che, tuttavia non ha raggiunto i risultati sperati.

Vince la calma e la compostezza serena di Roberto Avantaggiato, che ha parlato di calcio e di progetti, senza lasciarsi trascinare nella polemica e nelle provocazioni della parte avversa.

La mattinata è iniziata con notevole ritardo rispetto alle indicazioni, per la massiccia affluenza dei votanti, chiamati ad esprimersi, per la prima volta dopo quasi un trentennio, su due candidati concorrenti e su un ventaglio di aspiranti  candidati a tutte le altre cariche elettive, ad esclusione del Calcio a Cinque e del Calcio femminile, dove Marco Tosini e Alba Leonelli avevano sbaragliato la concorrenza, raggiungendo un numero di “nomination” tali da non lasciare fisicamente la possibilità agli avversari di raggiungere il quorum necessario per competere.

L’assemblea si apre con il saluto del Presidente Melchiorre Zarelli

Il vecchio leone, provato nel fisico ma ancora lucidissimo e con voce sempre più forte e chiara, riceve la standing ovation della platea che lo saluta tra applausi scroscianti e con diversi occhi lucidi che sanno di assistere all’ultimo atto da presidente di un uomo che ha fatto la storia del calcio regionale e che ha lasciato la sua impronta su tutto il calcio dilettantistico nazionale. 

La presenza in sala di Giancarlo Abete, presidente della Lega Nazionale Dilettanti rappresenta l’ulteriore omaggio che il calcio italiano ha voluto rendere a uno dei suoi protagonisti degli ultimi decenni.

E’ proprio l’intervento di Abete che rappresenta il vero e proprio endorsement a Roberto Avantaggiato. L’ex Presidente federale, oggi alla guida della Lega Nazionale Dilettanti, ha stigmatizzato con una forza e una passione inusuali per un uomo del suo aplomb, la presenza di uomini direttamente legati alla politica nella dirigenza del calcio regionale e nazionale. 

All’intervento di Abete sono succeduti, in ordine alfabetico, quelli dei due candidati presidenti. Più strutturato quello di Avantaggiato, più aggressivo e provocatorio quello di Tramati

Il responso delle urne ha premiato Roberto Avantaggiato con un risultato schiacciante, ben al di sopra delle previsioni della vigilia, che vedevano i due competitor molto più vicini di quello che poi ha dimostrato la reale volontà degli elettori.

A Giacomo Tramati va il merito di aver movimentato la tornata elettorale, di aver messo a confronto due concezioni di governance, di aver portato le società del mondo dilettante del calcio laziale a interrogarsi e a tornare padrone del proprio futuro dopo che, per anni, le elezioni hanno rappresentato una mera ratifica di una proposta elettorale. 

Anche se con mezzi quantomeno discutibili per qualcuno, Tramati ha, come ribadito anche negli interventi dei suoi sostenitori, portato il calcio laziale ad un esercizio di democrazia che, però, lo ha visto soccombere. 

Tuttavia, il numero dei club che lo ha sostenuto, oltre settanta, non è trascurabile e dovrà rappresentare un ulteriore stimolo per la nuova classe dirigente che governerà il calcio laziale per il prossimo quadriennio olimpico.

Roberto Avantaggiato ha raccolto, invece, il voto di chi cercava un volto rassicurante che garantisse un cambiamento nella continuità della gestione Zarelli. Profondo conoscitore della macchina amministrativa del Comitato, Avantaggiato ha saputo rispondere nel modo giusto alle aspettative della stragrande maggioranza dei club del Lazio. 

Ha offerto una immagine serena e sicura che vuole attuare un miglioramento (che molti si aspettano da lui), nel nome del dialogo e della professionalità, lavorando sulla visibilità del movimento e sulla partecipazione di tutte le componenti presenti al suo interno.

Buon lavoro Presidente!

venerdì 13 settembre 2024

ELEZIONE CR LAZIO: ENNESIMO COLPO DI SCENA! TRAMATI RIAMMESSO ALLA CORSA ALLA PRESIDENZA!

Giochi ancora aperti per la successione a Melchiorre Zarelli alla guida del calcio laziale per il prossimo quadriennio olimpico. Avantaggiato e Tramati si guardano negli occhi!

Il Presidente del Comitato Regionale Lazio FIGC LND Melchiorre Zarelli

L'organo di appello della FIGC ha accolto il ricorso di Giacomo Tramati relativo alla non ammissione al voto per la carica di Presidente del Comitato Regionale Lazio della Lega Nazionale Dilettanti.

Domani 14 settembre, quindi, nella cornice dell'Hotel Duca D'Este di Tivoli, le società del Lazio sceglieranno da chi farsi rappresentare tra Roberto Avantaggiato, che ha largamente superato il quorum delle designazioni previste dal regolamento federale e Giacomo Tramati, riammesso all'ultimo istante.

Sarà quindi battaglia per la poltrona più importante di Via Tiburtina.

mercoledì 11 settembre 2024

ELEZIONI CR LAZIO: LA COMMISSIONE ELETTORALE BOCCIA LA CANDIDATURA DI TRAMATI. NEL FUTSAL PLEBISCITO PER MARCO TOSINI!

Giacomo Tramati non ce l'ha fatta a raccogliere il numero di candidature necessarie per accedere alla votazione del 14 settembre, spianando così la strada alla Presidenza di Roberto Avantaggiato.

Nel Futsal Marco Tosini senza rivali: ha raccolto oltre novanta "nomination" sulle 112 a disposizione, raccogliendo così la fiducia delle società per un altro mandato.


Dopo la candidatura unica nella Divisione, colpo di scena anche nelle candidature per il Comitato Regionale Lazio della Lega Nazionale Dilettanti

La Commissione di garanzia ha estromesso dalla competizione elettorale Giacomo Tramati e alcuni dei nomi più noti del suo gruppo. 

Pertanto, se non ci saranno ulteriori novità dell’ultimo istante, Roberto Avantaggiato entrerà già Presidente all’Assemblea del prossimo sabato al Duca D’Este

Ma non solo Avantaggiato stapperà in anticipo la classica bottiglia di champagne, perché Alba Leonelli per il Calcio femminile e, soprattutto, Marco Tosini, per il calcio a 5, si uniscono al brindisi perché non avranno rivali nella corsa alle rispettive poltrone. Per Tosini è un vero plebiscito, con le designazioni che sono arrivate ad oltre novanta, sulle 112 società aventi diritto, a coronamento di una campagna elettorale fatta senza risparmiarsi, girando in lungo e largo l’intera regione per presentare il suo programma e dialogare con tutti i club di futsal del Lazio. 

Il movimento ha voluto premiare l’impegno e la serietà di un uomo che ha saputo riconoscere con umiltà le difficoltà che ha incontrato nel rilanciare il calcio a cinque regionale nel difficile periodo post pandemico, ma ha anche rivendicato con forza i risultati raggiunti nei suoi due anni di mandato. Un atteggiamento che è stato apprezzato dai club che afferiscono al Comitato Laziale che hanno apprezzato la concretezza delle proposte elettorali di Tosini e gli hanno dato, in modo compatto, la necessaria fiducia per proseguire la sua esperienza alla guida del Calcio a cinque regionale.

Non filtra alcuna indiscrezione, invece, sulle motivazioni dell’esclusione di Giacomo Tramati e di alcuni dei suoi compagni di cordata, ma verosimilmente il problema è nato dalla validazione delle “nomination” indispensabili per accedere all’agone elettorale e dal loro successivo conteggio.

Ricordiamo che le regole che determinano la validità delle schede di presentazione del candidato sono oltremodo stringenti e anche un errore formale può determinare l’annullamento della designazione da parte della società.

Il Comunicato ufficiale nr.48, diramato nel tardo pomeriggio di oggi indica un solo candidato ammesso alla carica di Presidente del Comitato Regionale (Roberto Avantaggiato), un solo candidato ammesso sia per il Femminile (Alba Leonelli) che per il Calcio a Cinque (Marco Tosini), che per il Delegato Assembleare del Settore Giovanile e Scolastico Giulio Bernabei (era presente un solo candidato).

Si andrà invece alle urne per designare i componenti del Consiglio Direttivo (tutti ammessi i quattordici candidati per i sette posti a disposizione), del Collegio dei Revisori dei conti (nove ammessi su dieci candidati) e dei Delegati Assembleari (dove nove candidature su ventuno non hanno passato il vaglio della commissione elettorale).

Partita quindi ancora aperta, soprattutto per la composizione del Consiglio, l’organo che indirizza l’intera vita del calcio laziale e dove, l’ingresso di esponenti di entrambi i gruppi, anche in forma minoritaria, può determinare una significativa influenza sul prossimo futuro del nostro sport.

Appuntamento quindi a sabato 14 settembre a Tivoli per concludere una competizione elettorale che nella sua fase preliminare ha comunque mostrato un agonismo e una pluralità che nel Lazio non si riscontrava da decenni.

mg

lunedì 9 settembre 2024

ALBANO CALCIO A 5: LAVORI IN CORSO!

 Inizia la seconda parte della preparazione precampionato. 

Mister Lorenzo Sette fa il punto della situazione su analisi e prospettive della squadra quando mancano solo dieci giorni al fischio d'inizio!


Le gambe cominciano a girare per l’Albano calcio a di Mister Lorenzo Sette e le teste cominciano ad assimilare le nuove idee di gioco dell’allenatore. Sabato scorso i rossoblù hanno disputato la terza amichevole stagionale al Palacesaroni contro il Real Castel Fontana. A parte il lusinghiero risultato (1 a 1) contro una formazione di categoria superiore, il gioco che la squadra ha espresso fa sorridere Mister Lorenzo Sette:

Una bella partita, indubbiamente. I ragazzi stanno smaltendo le tossine della prima parte della preparazione e cominciano a giocare con l’intensità che voglio da loro. Siamo ancora lontani dal livello che pretendo dalla squadra, ma i segnali che arrivano sono incoraggianti.


Una bella gara dopo due partite in cui l’Albano ha sofferto

“Le partite precampionato non sono significative. La prima l’abbiamo giocata dopo solo quattro giorni dall’inizio della preparazione e con il Cecchina subito dopo. E, comunque, abbiamo fatto vedere in tutte le gare disputate, sia cose interessanti che palesato alcuni aspetti sui quali stiamo lavorando e già nella partita al Palacesaroni abbiamo cominciato a vedere i primi risultati. Il gol di Tiziano Giacopetti è la dimostrazione plastica che il lavoro paga. Il ragazzo ha saputo soffrire e ha dovuto impegnarsi per conquistare il minutaggio che oggi merita. E la bella rete non è il frutto del caso, ma il coronamento di un percorso che lo ha fatto diventare un giocatore funzionale alla squadra.”

Tra due sabati si inizia a fare sul serio

“Siamo a metà della fase di preparazione e i carichi cominciano a farsi sentire. Sabato avevamo a riposo precauzionale alcuni giocatori importanti, che non abbiamo voluto rischiare in una partita di allenamento. Per l’inizio del campionato avremo la rosa al completo e allora vedremo il vero volto dell’Albano. Vogliamo tutti dimostrare che la retrocessione dello scorso anno è stata soltanto un episodio sfortunato. Questa squadra è determinata a dimostrare a tutti costi che merita questa categoria.”

Che risposta stai avendo dai tuoi giocatori?

“Quella che mi aspettavo. Abbiamo i senatori che offrono un rendimento costante e danno sicurezza alla squadra, poi c’è un gruppo di giovani “vecchi” che stanno entrando in forma a diverse velocità, e poi una pattuglia di ragazzi alla loro prima esperienza nel Campionato di C1 che devono, ovviamente, assimilare schemi e ritmi di questa categoria e che sappiamo che necessitano di tempi di inserimento più tranquilli. Quello che chiedo a tutti, vecchi e nuovi, è una grande aggressività sul campo. La nostra forza dovrà essere l’intensità. Gli avversari dovranno trovarsi di fronte una squadra tosta, pronta a non mollare nemmeno un centimetro di campo e a lottare con il coltello tra i denti su ogni pallone! Questo è anche il senso di una rosa così numerosa. Nel corso della stagione ci sarà spazio per tutti. Dobbiamo solo affrontare il campo con pazienza e umiltà. E sono sicuro che così ci divertiremo.”

Come ti senti in ottica campionato?

“Benissimo, anche se con le giuste ansie e tensioni. Ma con la consapevolezza che stiamo facendo bene e che daremo il massimo di quello che è nelle nostre possibilità. Non sono un allenatore da tabelle e conti. L’Albano giocherà partita dopo partita, senza guardare troppo la classifica. Il mio obiettivo è quello che tutti, dallo staff, ai dirigenti, ai giocatori in campo, diano il massimo. Quando si esce dal terreno di gioco con la maglia bagnata e senza più fiato nei polmoni abbiamo raggiunto l’obiettivo. Poi se troveremo chi è stato più bravo di noi, gli faremo i complimenti, altrimenti li faranno loro a noi. E alla fine, ne sono sicuro, i risultati arriveranno.”



C’è qualche giocatore che ti ha impressionato in questa prima fase?

“Ci sono giocatori che lo scorso anno potevano fare molto meglio rispetto alle loro potenzialità e questa, per loro, è l’annata del riscatto, dove possono dimostrare quello che valgono realmente. Due per tutti, Marco Roazzani e Leonardo Patriarca. Da loro mi aspetto grandi cose e sono contento perché vedo che si stanno impegnando con serietà e determinazione. Entrambi, pur avendo caratteristiche umane e tecniche completamente diverse, sono in grado di dare una grossa mano al gruppo. E io conto sul loro apporto. Poi non posso che essere felice del rientro tra i pali di Alessandro Casciotti. Al di là del valore del giocatore, che tutti conosciamo, Alessandro viene da un vero e proprio calvario e vederlo che sta bene e è così reattivo e determinato ci fa veramente piacere. Sono certo che rappresenterà, senza nulla togliere agli altri bravissimi portieri che abbiamo in rosa, un ulteriore valore aggiunto in questa stagione. E’ uno dei pilastri della nostra squadra e del nostro club. Un professionista e un combattente nato.”

Per la prima volta si sono trovati due Tudini a confronto!

“Si, (ride) ma noi abbiamo quello “bono”! Scherzi a parte, sono due bravi ragazzi e buoni giocatori, ma sono sicuro che quando si ritroveranno nei derby, dimenticheranno immediatamente che sono fratelli e daranno il massimo, come è giusto che sia, per i colori che indossano. E sono sicuro che Alessandro sarà una delle note liete di questa stagione.”


mercoledì 4 settembre 2024

SAFEGUARDING E TUTELA MINORI FIGC/1 : Dove mettere le mani? (Non nei capelli)

 Ci occuperemo, in questa serie di articoli, solo ed esclusivamente di quello che riguarda le società sportive che sono affiliate alla Federazione Italiana Giuoco Calcio. E questo non per discriminazione verso gli altri sport, ma perché ho esperienza diretta del mondo del calcio, avendo collaborato sull’argomento, sia con le istituzioni federali che con importanti club nazionali e regionali. L’obiettivo è quello di condividere la mia esperienza, riportando quello che è il mio personale punto di vista e non pretendendo di avere in tasca la verità assoluta, ma solo di essere in possesso di un bagaglio di conoscenze e competenze che possono essere utili a qualcuno (o a molti). Scrivo quindi a titolo personale e, quindi, chi ha dei dubbi o delle interrogazioni, faccia comunque riferimento agli organismi preposti e prenda quello che scrivo come il consiglio di un fratello maggiore che si è appassionato negli anni a questo argomento e lo ha sviluppato sia nella vita professionale che, negli ultimi due anni, all’interno del Team Tutela Minori della FIGC del SGS Lazio.

(Marco Giustinelli)



Sistema efficace o gran pasticcio? In realtà la situazione è abbastanza chiara da interpretare. Da un punto di vista formale Safeguarding e Tutela Minori sono due sistemi che, tecnicamente, non sono integrati, ma seguono due strade ben separate e distinte.

Partiamo dall’obbligatorietà. Il Sistema di Safeguarding è un obbligo di legge e, conseguentemente, un obbligo federale.

 La Legge impone a Federazioni Sportive e Enti di Promozione Sportiva di emettere Linee Guida e, successivamente, entro un anno dalle prime, il regolamento attuativo. Due strumenti a disposizione delle società sportive, sia dilettantistiche che professionistiche, per mettere in campo il Sistema e nominare il Responsabile. La FIGC, diligentemente, ha pubblicato le sue Linee Guida il 31 agosto 2023 e, secondo disposizioni, entro un anno, il 27 agosto scorso i regolamenti attuativi.

Nel frattempo, con una logica difficile da capire, almeno per il sottoscritto, è stata prorogata, a livello generale, la nomina del Responsabile Safeguarding delle società al 31 dicembre 2024, mentre è stata lasciata inalterata la conferma dell’attuazione del Sistema al 31.08.2024. Nello spazio che intercorre tra le due date il Presidente del Club è nominato d’autorità, Safeguarding Officer ad interim.

La FIGC stessa, alla quale dobbiamo riconoscere che ha fatto un eccellente lavoro, ha trasmesso alle società tutte le informazioni necessarie per strutturare il sistema di safeguarding, Potremmo obiettare che queste indicazioni sono state pubblicate il 27 agosto per il 31, ma non siamo ne’ in Svezia, ne’ in Germania. Tiriamo un sospiro, mettiamoci a studiare, e andiamo avanti.

Le società più diligenti (o più accorte), hanno inviato il modello di “messa in campo” del sistema tramite pec all’ufficio preposto della FIGC e si sono formalmente messe in regola. Nel caso malaugurato di una denuncia, dovranno comunque dimostrare agli organi inquirenti (federali e statali) di avere strutturato il Sistema e che lo stesso sia funzionante. Le conseguenze penali di aver disatteso le legge, ricadono sul presidente o, in caso di nomina e comunicazione della stessa, sul Responsabile.

Ovviamente, ricordiamo, che la responsabilità penale dell’atto di abuso, discriminazione etc. ricade esclusivamente sul soggetto che l’ha commesso.

Nei prossimi articoli approfondiremo il ragionamento sulle caratteristiche del Responsabile Safeguarding.

Che cos’è invece la Tutela Minori della FIGC e qual è la differenza con il Safeguarding?

Innanzitutto, devo fare un plauso anche al Settore Giovanile e Scolastico della FIGC per questo Progetto che è veramente bello e che, se attuato secondo le indicazioni federali – e lo dico per esperienza – è uno strumento straordinario per la crescita di tutto il Club e per la collaborazione tra società, atleti e famiglie.

A differenza del Safeguarding, la Tutela Minori è obbligatoria SOLO per i Club che si propongono per essere riconosciuti al Terzo e, un domani, al Quarto Livello del Sistema di Qualità per Club Giovanili (chiaramente stiamo parlando di Club che hanno un settore che comprende tesserati che non hanno raggiunto i diciotto anni di età). Gli altri Club che aderiscono e ai quali viene riconosciuta la corretta applicazione della Tutela Minori, indipendentemente dal riconoscimento del Livello, lo fanno spontaneamente e non vanno incontro a nessun tipo di sanzioni (neanche federali) se non raggiungono un livello di efficacia accettabile.

Inoltre, mentre per il Safeguarding è sufficiente la sola dichiarazione iniziale, per la Tutela Minori, il Settore Giovanile e Scolastico ha predisposto, come negli altri anni, secondo uno specifico calendario, l’invio da parte delle società, di tutta la documentazione di sistema ai Team regionali che valutano la congruità della stessa e, se necessario, forniscono suggerimenti e indicazioni nei casi di non conformità e, in ogni caso, seguono passo passo il Club per la realizzazione dell’intero sistema effettuando anche, e questo avveniva sicuramente almeno fino allo scorso anno – e anche di questo ne sono assolutamente certo per esperienza personale -  interventi di sostegno direttamente in loco.

Per ultimo, il Delegato alla Tutela Minori non sostituisce dal punto di vista formale la responsabilità dell’organo amministrativo, ma rappresenta, da una parte l’interfaccia con l’organizzazione regionale della Tutela Minori FIGC e, dall’altra, il facilitatore e il comunicatore all’interno del club. Non è prevista e, comunque non se ne ha riscontro, alcuna sanzione federale per la figura del Delegato che non ottempera correttamente alle indicazioni federali.

Quindi, nei fatti, i sistemi sono due, ben distinti che vanno, secondo il sottoscritto, strutturati in modo indipendente, almeno in questa fase di partenza. Personalmente sto studiando come integrarli senza far perdere efficacia ne’ all’uno ne’ all’altro.

Per ultimo, nella documentazione federale è esplicitamente indicato che le due figure (Responsabile Safeguarding e Delegato Tutela Minori), possono convivere nello stesso soggetto e possono essere (io lo auspico per una serie di motivazioni che illustrerò nei prossimi articoli) dei tesserati del club che rispondono a determinate caratteristiche.

Alla prossima!

CHI STA UCCIDENDO IL CALCIO?

Inizia con il Campionato 2024/2025 la Campagna dell'Albano calcio a 5 contro ogni forma di abuso, di violenza, di discriminazione. Safeguarding non è solo il rispetto di una norma di legge, ma la costruzione della cultura del rispetto.

Per essere felici giocando a pallone!



Siamo tutti impazziti. Cutrone denuncia che sui social viene minacciato di morte, lui e famiglia, per aver sbagliato un calcio di rigore. De Rossi minaccia querele verso chi, qualcuno verosimilmente dell’ambiente, ha diffuso la notizia di uno scontro, anche fisico, tra l’allenatore stesso e uno dei giocatori più importanti della squadra giallorossa, per una storia di sostituzioni, Neres, giocatore del Napoli viene rapinato, pistola in pugno, subito dopo la partita. Claudio Lotito, senatore e presidente della Lazio, ogni santa domenica viene contestato dalla frangia più estrema dei tifosi con tanto di augurio di una rapida e indolore dipartita. 

Ma dove è finito il calcio che piace a noi? 

Quello che ci fa svegliare presto la domenica mattina per accompagnare una banda di ragazzini dall’altra parte della città per giocare una partita del campionato provinciale? 

Quello che ci fa sentire allenatori e dirigenti della squadra più forte del mondo, anche quando, in campo, dirigiamo una decina di bambini e bambine di meno di dieci anni? 

Il calcio di vertice, quello che ci dovrebbe far sognare, che dovrebbe rappresentare l’obiettivo irraggiungibile delle nostre storie sportive, si sta trasformando da sogno a incubo. Le curve rappresentano sempre di più il covo della violenza, anche politica. Una sorta di zona franca dove si può inneggiare a chi si vuole o insultare nelle forme più violente cani e porci. 

Ci si indigna e si squalificano curve per i “bu bu” ai giocatori di colore (che invece si osannano se giocano con la nostra maglia), e si sorride invece per i “lavali col fuoco” diretti al noto vulcano che distrusse le città di Ercolano e Pompei. 

Schizofrenia allo stato puro. 

Calcio e violenza è un binomio che va spezzato, una pianta che va recisa sul nascere. E sul nascere vuol dire appena un ragazzino entra nella Scuola Calcio. 

E, invece, è proprio li, dove deve nascere la passione, quella pulita,e l’amore per il gioco più bello del mondo che, in molti casi, viene piantato il seme della violenza, della visione dell’avversario come un nemico. 

Ho udito con i miei orecchi allenatori che intonavano con i propri ragazzi cori del tipo “chi non salta dell’ ……. È!” al rientro negli spogliatoi. 

Ho visto bambini incoraggiati dagli adulti che li dovrebbero educare, a rimanere per terra per perdere tempo, simulando dolori atroci per uno sguardo dell’avversario. 

Ho asciugato lacrime di un bambino insultato da genitori dell’altra squadra per qualche chilo di troppo. 

Ho visto arbitri poco più che quindicenni essere presi a schiaffi da dirigenti cinquantenni per un rigore non concesso. 

E allora possiamo assistere impotenti a tutto questo? Il calcio va difeso, va amato, va rispettato. Va spiegato a ragazzi e genitori che lo scopo di giocare a calcio è fare sport all’aria aperta, smaltire le tossine fisiche e mentali dei pomeriggi passati davanti alla playstation o allo smartphone (non lo chiamo più telefonino, perché ormai viene usato per tutto meno che per telefonare), conoscere nuovi ragazzi e bambini con cui, magari, diventare amici e scoprire che vengono alla nostra stessa scuola, nell’altra sezione, e andarci a fare i compiti insieme. 

Conoscere adulti che ti trasmettono i valori dell’educazione e del rispetto e che tu sei come me, anche se il colore della nostra pelle non è uguale, se la bilancia ci mostra numeri diversi, o se sei nato all’ombra della Madonnina invece che del Maschio Angioino, o se i tuoi genitori sono arrivati con l’aereo o con il gommone o sono sempre vissuti qui da tremila anni, o se ti innamori dello stesso tipo di persone oppure no. 

Quando il calcio tornerà ad essere questo, allora anche le curve torneranno ad essere luoghi di incontro e di festa. 

E allora ci può stare anche l’adrenalina del campo, l’irritazione per un errore di un ragazzo con il fischietto. Ma poi, al fischio finale, tutto finisce e si deve tornare a sorridere. 

Un abbraccio tra due allenatori che si fanno i sinceri complimenti a fine gara, educa più di mille parole. E tutto questo, prima di insegnarlo ai bambini, dobbiamo impararlo noi adulti.

mg

martedì 3 settembre 2024

ELEZIONI CR LAZIO LND: AL VOTO IL 14 SETTEMBRE AL "DUCA D'ESTE" A TIVOLI.

 Roberto Avantaggiato e Giacomo Tramati si contendono la difficile eredità di Melchiorre Zarelli.


E’ partita ufficialmente la corsa alla poltrona più alta del Comitato Regionale Lazio della Lega Nazionale Dilettanti con la raccolta delle designazioni. 

Il regolamento della Lega prevede, infatti, che per concorrere ad una delle cariche elettive, dal Presidente, ai Consiglieri, ai Responsabili del Calcio Femminile e del Calcio a cinque, occorre raccogliere le designazioni da parte delle Società. Una vera e propria presentazione della candidatura di ciascun aspirante che va raccolta per iscritto e presentata entro il 10 settembre. 

Una vera e propria corsa contro il tempo, visto che il Comunicato che convoca l’Assemblea elettiva è datato 2 settembre. 

Una settimana in cui i candidati dovranno raggiungere il quorum (per il calcio a cinque è di 30 club che “designano” l’aspirante Responsabile Regionale). 

Anche se gli schieramenti sono definiti da tempo, occorre comunque rispettare la parte formale per essere ammessi come candidati all’Assemblea Elettiva del 14 settembre all’Hotel Duca d’Este a Tivoli. E non sono, come sempre, esclusi colpi di scena dell’ultimo minuto, come accaduto in altre occasioni, con qualche aspirante consigliere (o presidente) che si è trovato fuori gioco perché, magari, qualche società, in modo salomonico, aveva designato tutti e due i candidati, annullando, di fatto, la designazione stessa. 

Ad oggi, i due schieramenti che si sono palesati fanno riferimento a Roberto Avantaggiato, forte dell’appoggio di tutti i consiglieri uscenti e con alle spalle una lunga esperienza come volontario all’interno del Comitato Regionale e avendo anche ricoperto la carica di Consigliere negli ultimi due anni di mandato. Uomo di grande cultura umana e sportiva, Roberto Avantaggiato, scrittore e giornalista sportivo professionista in uno dei maggiori quotidiani nazionali, rappresenta la novità nella continuità della gestione Zarelli. 

Nella stessa squadra è presente, per il Calcio a cinque, Marco Tosini, Responsabile Regionale uscente, succeduto al compianto Pietro Colantuoni, prematuramente scomparso durante la pandemia. Tosini, con un passato ai livelli più alti dell’arbitraggio nazionale, si propone anche lui nel segno della continuità, spingendo, nel suo programma, principalmente sulla valorizzazione dei territori e sullo sviluppo del futsal femminile

Dall’altra parte della barricata, lo sfidante al ruolo di presidente è Giacomo Tramati, imprenditore e Delegato FIGC del Lazio per il calcio paralimpico e sperimentale.

Ad oggi non ha ancora presentato il suo candidato al ruolo di Responsabile per il Calcio a cinque, indicando invece, Alessandra Monforte per il Calcio Femminile e Matteo Achilli come Consigliere.

C’è comunque tempo per perfezionare le candidature e presentarsi a ranghi completi all’appuntamento del 14 settembre.

mg


domenica 1 settembre 2024

LAZIO - MILAN: NEL NOME DI NUNO TAVARES!

Il portoghese è la sorpresa della serata! Suoi i due assiste per Castellanos e Dia per le due reti che hanno momentaneamente ribaltato il match con i rossoneri.


LA PARTITA.

Una Lazio double face quella di ieri sera all’Olimpico contro il Milan. I fischi della Nord dopo un primo tempo in cui la squadra di Fonseca prima ha segnato su azione di calcio d’angolo con Pavlovic, complici Patric e Provedel, poi ha controllato agevolmente la gara, dando l’impressione di un netto divario tecnico tra le due formazioni. Poi, nel secondo tempo, entrano in campo due squadre diverse. La Lazio arrembante, che pressa altissimo e arriva prima su tutte le seconde palle e il Milan frastornato e che cerca, come aveva fatto con seuccesso nella prima frazione, di abbassare i ritmi del palleggio e di ripartire negli ampi spazi che, giocoforza, gli uomini di Marco Baroni concedevano. Ma sono proprio i biancocelesti a dettare il ritmo. Baroni cambia la catena di destra. Fuori Lazzari e Tchauna e dentro Marusic (finalmente dalla parte giusta del campo) e Isaksen. Ma la sorpresa è dal lato opposto del campo. Nuno Tavares, dopo un tempo in cui ha preso le misure, esplode! E si vede la differenza quando a sinistra si ha, finalmente, un terzino di piede sinistro e con piedi buoni e tanta fisicità e velocità. Presi in mezzo, i rossoneri, subiscono prima il pareggio con Taty Castellanos su perfetto cross basso del terzino portoghese, poi Nuno si ripete e offre a Dia la palla fotocopia di pochi minuti prima per il Taty. E l’ex Salernitana non perdona, siglando la rete del sorpasso che fa esplodere l’Olimpico. La Lazio continua a spingere, ma è il Milan che con una azione orchestrata dai “big” che Fonseca si è deciso a mettere in campo, va in rete con Leao. Anche qui Provedel si lascia sorprendere sul proprio palo dal tiro del portoghese. In altre occasioni Ivan aveva fatto meglio, molto meglio. Poi, parzialmente, si riscatta, deviando in angolo la botta dell’ex giallorosso Abraham nei minuti di recupero. Anche Zaccagni, poco prima, aveva avuto sui piedi la palla del 3 a 2, ma Magnan aveva chiuso bene lo specchio. Finisce 2 a 2.

IL COMMENTO

Continua la maledizione dei primi minuti. Era accaduto con il Venezia all’esordio, era accaduto a Udine e si è ripetuto contro il Milan. Se tre indizi fanno una prova, credo che Marco Baroni debba lavorare sull’approccio mentale alla gara da parte dei suoi ragazzi. Un Baroni coraggioso, che non ha paura di rischiare e schiera una Lazio a trazione anteriore, con in campo sia Castellanos che Dia, che lo ringraziano andando entrambi a segno. Ma la vera sorpresa è stato Nuno Tavares. Il portoghese ha letteralmente preso sulle spalle la squadra, divenendo padrone assoluto della fascia sinistra e fornendo i due assist che hanno permesso il momentaneo sorpasso dei biancocelesti. Esce con i crampi a pochi minuti dal fischio finale, tra gli applausi scroscianti dei tifosi di fede laziale. Sarà “The man of the Match”. Chi preoccupa, invece è Ivan Provedel. Lo scorso anno sarebbe stato sicuramente più efficace sulle due conclusioni a rete del Milan. Staremo a vedere se è solo un momento di appannamento. Auguriamocelo. Resta il fatto che il Milan ha concluso due volte in porta e ha fatto due gol. Le contestazioni non aiutano e lo sciopero del tifo nei primi quarantacinque minuti sicuramente non ha aiutato la squadra. In sintesi, due squadre che sono ancora alla ricerca di sé stesse, con due allenatori nuovi e con tanti giocatori appena arrivati. I lavori in corso ci sono e si percepiscono tutti. Adesso c’è la pausa nazionali e i due tecnici avranno a disposizione giorni preziosi per mettere a punto i motori delle due squadre.

LE PAGELLE

Provedel 5; Lazzari 5 (45' Marusic 6), Patric 5, Romagnoli 6, Nuno Tavares 8 (90' Hysaj sv); Guendouzi 7, Rovella 7; Tchaouna 5 (45' Isaksen 6,5), Dia 7 (81' Dele-Bashiru sv), Zaccagni 6 ; Castellanos 7,5 (87' Noslin sv).

All.: Baroni 7.