di
Marco Giustinelli
Continua il percorso di
Formazione d’Eccellenza dell’Albano Calcio a 5, destinato agli Allenatori e
agli Istruttori del Club di Via Lombardi. Ha condotto la seduta, anche in
questa occasione, Mister Stefano Sette che nel suo nuovo ruolo di Direttore
Tecnico Full Time, si sta dedicando alla crescita della Scuola Calcio e del
Settore Giovanile.
Mister Sette, sempre più spesso in campo con i più piccoli?
“La Scuola Calcio per l’Albano ha
sempre rivestito un ruolo di estrema importanza. La ricerca continua dell’eccellenza
è il nostro obiettivo principale. Per quello che mi riguarda, nella nuova
organizzazione del triennio 2024/2026, ho spostato il mio raggio d’azione dalla
Prima Squadra alla Scuola Calcio, con focus sulla formazione dei tecnici, che
rappresentano il cuore pulsante del nostro club. Approfittiamo del termine
delle attività agonistiche per ritagliarci spazi importanti per crescere
insieme.”
E poi, per la prima volta,
parte l’iniziativa del “ritiro” per gli allenatori?
“E’ una iniziativa che avevo in
mente da tempo. Dedicheremo il 20 e 21 luglio prossimo ad una duegiorni in una
splendida località di montagna, un momento di formazione e di condivisione in
vista della prossima stagione. Lo scopo è quello di rafforzare quei valori,
tecnici, umani e sportivi, che da un trentennio caratterizzano l’Albano calcio
a 5 e che vanno rinforzati e la cui applicazione va adeguata ai tempi che
cambiano.”
Come è stato organizzato l’evento?
“Si parlerà di Futsal, ma non
solo. Ci aiuteranno esperti come il Selezionatore della Rappresentativa Under
19 del Lazio, Mister Paolo Forte, lo Psicologo dello Sport Luca Palazzoli e il
nostro esperto di Tutela Minori e Comunicazione, marco Giustinelli. Parleremo
di etica, di comunicazione, di come relazionarsi con i bambini e con gli
adolescenti, come affrontare i pericoli del bullismo e del cyberbullismo. Una
formazione a tutto tondo, con una visione innovativa della figura dell’Allenatore.”
Albano, quindi, sempre più nel
segno dell’innovazione?
“I tempi stanno cambiando in un
modo estremamente veloce. I dati Istat ci dicono che in dieci anni perderemo
oltre il 20% dei bambini e delle bambine a causa del calo demografico.
Resteranno in vita solo le società in grado di offrire un servizio di grande
qualità e dove il giovane atleta avrà le massime garanzie di sicurezza, di
rispetto, di qualità tecnica e dove i valori di accoglienza, integrazione e inclusione
siano posti al centro del progetto sportivo. Il gruppo di allenatori che stiamo
creando dovrà sposare al 100% questa impostazione. E questo percorso, che ci
vede in prima linea, passa necessariamente dalla formazione continua, sia quella
ufficiale proposta dalla Federazione e dal Settore Giovanile e Scolastico che,
su quella interna, organizzata con le nostre risorse più qualificate.”
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