venerdì 6 dicembre 2024

RAPPRESENTATIVE: Calabria cala il Tris!

 


“Certi amori non finiscono mai. Fanno dei giri immensi e poi ritornano.” Forse Antonello Venditti pensavo proprio a Mister David Calabria, che quest’anno tornerà sulla panchina della Rappresentativa Femminile del Lazio che tra pochi giorni inizierà la marcia di avvicinamento al Torneo delle Regioni 2025.

Il primo esempio di portiere moderno nel Calcio a 5 (come lo definiva l’allora CT della Nazionale, Alessandro Nuccorini), Calabria vanta un palmares da giocatore davvero invidiabile, dove spicca la vittoria del Campionato del Mondo universitario nel 1990, oltre a titoli nazionali e internazionali che, sommati alle numerose presenze in maglia azzurra e alle oltre sessanta reti messe a segno (record per un portiere), ne fanno una delle figure iconiche del futsal italiano. Scrittore e docente, inizia ad allenare nel 1994 e dopo una serie di panchine con le squadre di club, approda alla Rappresentativa del Lazio nel 2005, conquistando, in Umbria, uno storico scudetto con la categoria Juniores, che bissa nel 2016 alla guida dell’Under 15. 

Due dei tanti record di cui va particolarmente fiero Mister Calabria sono legati proprio al mondo del futsal femminile, dove con la Lazio detiene il primato di 34 vittorie su 34 gare giocate che fruttarono al club capitolino Scudetto e Coppa Italia. Anche nel regionale l’allenatore romano vanta un risultato davvero prestigioso: la splendida cavalcata che in soli quattro anni portò la squadra di Progetto Futsal dalla Serie D alla Serie A. 

Con queste credenziali David Calabria si appresta a dare l’assalto alla sessantunesima edizione del Torneo delle Regioni con la maglia della Rappresentativa Femminile del Lazio.

David Calabria, come ci si sente a tornare sulla panchina di una Rappresentativa?

“È stata proprio una bella sorpresa ricevere la chiamata del Comitato Regionale. Tanto più bella quanto inaspettata. Ho accettato immediatamente con grande entusiasmo e con la voglia di mettere a disposizione di questo progetto tutta la mia passione e il mio entusiasmo. È un mondo che conosco bene e che, francamente, mi mancava. Farò del mio meglio, insieme ai miei collaboratori, per non deludere la fiducia che mi è stata accordata dal presidente Roberto Avantaggiato e da Marco Tosini.”

Puoi farci l’identikit della tua “giocatrice tipo”?

“Da sempre ho voluto, nelle squadre che ho allenato, atleti e atlete in grado, al netto delle specificità del ruolo, di saper interpretare a trecentosessanta gradi la gara, garantendo universalità e capacità di ricoprire posizioni diverse in campo in qualsiasi momento e fase del gioco. Voglio giocatrici “pensanti” che mi mettano in grado di cambiare l’assetto della squadra in partite diverse, ma anche all’interno dello stesso match e che sappiano leggere le diverse situazioni di gioco a livello individuale e collettivo, attuando in modo intelligente le indicazioni dell’allenatore.”

Come strutturerai la fase di preparazione al TDR?

“Innanzitutto, cercando la massima collaborazione con i club, evitando sovrapposizioni con le attività programmate dalle società, in modo da cercare di non intralciare il lavoro quotidiano dei tecnici. Ci metteremo subito in moto, per formare nel più breve tempo possibile il gruppo base sul quale iniziare a lavorare in ottica TDR. Chiaramente il gruppo rimarrà aperto a nuovi inserimenti, in grado di aumentarne la competitività, sino alla vigilia della partenza. Le dodici che verranno al TDR dovranno rappresentare il meglio che il futsal regionale possa esprimere, sia a livello individuale che di squadra.”

Come sarà composto lo Staff guidato da Mister David Calabria?

“Il mio collaboratore tecnico sarà Enrico Grassia, un allenatore giovane e dinamico, profondo conoscitore della Serie C femminile a cui chiedo di mettere a disposizione del gruppo la sua freschezza e la sua comprovata competenza tecnico-tattica. Per la figura di Preparatore dei portieri, ho chiesto di aiutarci a Mister Carlo Celani, un allenatore che non ha certo bisogno di presentazioni, con cui collaboro da quasi un quarto di secolo e le cui competenze sono ben note al mondo del futsal regionale e non solo. Infine, come Dirigente Accompagnatore, o, meglio, come Team Manager, avremo a bordo Loredana Ceccarini, figura storica del futsal femminile, che curerà i rapporti tra squadra e Staff e tra Staff e Comitato Regionale, lasciando liberi noi tecnici di dedicarci completamente alle tematiche di campo. Le ragazze avranno quindi a disposizione uno Staff preparato, competente, con una straordinaria esperienza nella gestione del gruppo, indispensabile in una manifestazione difficile come il Torneo delle Regioni.”

Le aspettative sul Torneo che ci vedrà protagonisti in primavera?

“Non mi nascondo. Andremo al Torneo delle Regioni per vincere o, quantomeno, provare con tutte le nostre forze, a farlo. Preferisco mille volte perdere tutte le gare scendendo in campo con l’obiettivo di vincerle, piuttosto che accontentarmi di un piazzamento “onorevole”, senza infamia e senza lode, in grado di soddisfare un po’ tutti. Sono certo che riusciremo a dare il meglio di noi stessi, giocandocela al massimo delle nostre possibilità contro le altre Rappresentative che, con il mio Staff, cominceremo a studiare già dalle prossime settimane. Ricordiamoci sempre che siamo il Lazio, la regione che più ha vinto in questa disciplina e, come dicevo prima, non vogliamo e possiamo nasconderci.”

Da decano di questa manifestazione, un saluto e un messaggio  agli Staff delle altre Rappresentative di futsal del Lazio

“È fondamentale avere la massima coesione tra gli Staff di tutti i gruppi. La mia esperienza nelle passate edizioni, mi dice che l’unione tra tutti gli allenatori e i loro collaboratori rappresenta un valore aggiunto nell’economia di un Torneo breve, veloce, spietato, senza possibilità di appello, come è il Torneo delle Regioni. Un consiglio, un suggerimento, ma anche la condivisione di una gioia, la consolazione in un momento difficile, il sostegno durante una gara, possono fare la differenza anche in termini di risultati finali. Non siamo quattro squadre, ma un solo movimento che lotterà sino alla fine e su ogni palla e fino all’ultima stilla di sudore per portare in alto il nome della nostra regione, il Lazio!”

mercoledì 4 dicembre 2024

ALBANO CALCIO A 5: SCENDE IN CAMPO LO PSICOLOGO DELLO SPORT

 LUCA PALAZZOLI, PSICOLOGO DELLO SPORT, IN CAMPO PER ALLENARE LA MENTE E DIVENTARE CITTADINI E GIOCATORI MIGLIORI


Luca Palazzoli, psicologo dello sport, esperienza maturata nel Settore Giovanile e Scolastico della FIGC, responsabile Area Psicologica dell’Albano Calcio a 5, una delle quattro Scuole Calcio a 5 del Lazio qualificata come Club di Terzo Livello di Qualità (il più alto fino ad ora attribuito in Italia). È questo l’allenatore che i ragazzi dell’Under 15 e dell’Under 17 del club castellano hanno visto scendere in campo nella seduta di allenamento del 3 dicembre al Centro Sportivo “Seven” di Albano.

“Allenare la mente è oggi fondamentale nel percorso formativo di un giovane calciatore ci racconta Stefano Sette, patron della societàAd Albano abbiamo la fortuna di avere in organico il dottor Luca Palazzoli, un giovane professionista che ci sta aiutando a formare i tecnici che seguono le categorie della Scuola Calcio e del Settore Giovanile. La nostra idea è quella di costituire una “comunità sportiva” dove possano convivere, in armonia, esperienze diverse, dove il sostenere il compagno di squadra non è una opzione, ma uno stile di vita. Oggi la nostra società è profondamente mutata rispetto al passato, anche recente. Il concetto di famiglia è cambiato, è sparito il giocare per strada, il tempo dei ragazzi è sempre meno “Tempo libero” e sempre più strutturato e organizzato. Abbiamo ragazzi e ragazze impegnate, ovviamente, dalla scuola. Ma anche da corsi di inglese, pianoforte, nuoto, catechismo e chi più ne ha più ne metta. E questo, se da una parte accresce le conoscenze e le competenze del ragazzo, dall’altra diminuisce la propensione alla creazione di amicizie, alla frequentazione di amici nuovi e vecchi. In questo il calcio, come sport di squadra, può dare una grossa mano a creare quel clima di mutuo sostegno, indispensabile sia sul campo di gioco che nella vita.”

Interviene anche il Direttore dell’Albano, Marco Giustinelli: “La presenza oggi nella Scuola Calcio dello psicologo dello sport assume una valenza di primissimo piano. I ragazzi vanno formati sia fisicamente che mentalmente ai livelli più alti possibile. Ma quello che è ancora più importante, è formare gli allenatori, le donne e gli uomini che, in campo, hanno il compito di affiancare gli atleti nelle attività di allenamento e di gara. Da qualche anno stiamo lavorando sullo stile di conduzione, sostenuti dalla competenza di Luca Palazzoli, aderendo all’Evolution Programme, il progetto federale che accompagna la crescita delle Scuole Calcio. Siamo felici di vedere già i primi importanti risultati. Anche nelle gare più impegnative, c’è sempre spazio in campo per tutti i giocatori convocati. E tutti si impegnano per sostenere anche il compagno meno performante, senza mugugni, senza proteste. Anche a costo di non vincere sempre la partita. A differenza di molte squadre che abbiamo incontrato, dove, per ottenere il risultato, spesso in campo si vedevano solo i più bravi, noi lavoriamo sul gruppo, sulla squadra, su quella che diceva il presidente Sette, vuole diventare una comunità sportiva. E questocontinua Giustinelli nel medio termine accresce la competitività di tutto il gruppo, anche dal punto di vista prettamente sportivo. Crescendo si eliminano gradatamente le differenze dal punto di vista fisico (che spesso in queste categorie fanno la differenza) e aumenta la valenza della tattica di gruppo, essendo uno sport di squadra, che si somma, ovviamente, alla qualità tecnica del singolo. E lavorare secondo i nostri principi, rende migliore sia il cittadino che il calciatore.”

lunedì 2 dicembre 2024

ARRESTO CARDIACO IN CAMPO PER EDOARDO BOVE!

 


Minuto diciassette del Primo tempo di Fiorentina Inter. Il Var sta valutando la regolarità del gol segnato da Lautaro Martinez e Edoardo Bove, dopo essersi allacciato le scarpe da gioco, si rialza, fa qualche passo e poi si accascia al suolo privo di sensi. I soccorsi immediati e l’intervento dell’ambulanza permettono al ventiduenne centrocampista viola di riprendersi da quello che sembra un arresto cardiaco e di mandare messaggi rassicuranti dall’ospedale di Careggi, dove è ricoverato in terapia intensiva.

L’episodio fa tornare alla mente le tragedie di Morosini, di Bovolenta, di Puerta e di tanti Campioni dello Sport, professionisti di norma super controllati da un punto di vista medico e caduti sul campo di gioco.

Nella maggior parte dei casi, paradossalmente, non si arriva a scoprire la causa (o le cause) che hanno determinato l’arresto cardiocircolatorio. E, allora, dove si può agire per evitare il ripetersi di eventi di questo tipo? Al di là della prevenzione, che ovviamente è fondamentale, con l’aggiornamento degli standard delle visite mediche di idoneità sportiva (che risalgono al 1982) con l’introduzione obbligatoria dell’Ecocardiogramma (oltre all’elettrocardiogramma già presente), è fondamentale saper agire immediatamente e con competenza.

Bove era circondato da sanitari ed era in un luogo affollato, con una ambulanza pronta a poche decine di metri. Ma che sarebbe potuto accadere ad un anonimo signor Rossi, in un campo di padel o di calcetto, di periferia, con un tempo di arrivo dei soccorsi stimato per il Lazio di 16 minuti (dati relativi al 2017) o di oltre 20 minuti per Regioni come Basilicata, Abbruzzo, Valle d’Aosta e Umbria? Le statistiche ci dicono che le speranze di rianimare qualcuno colpito da arresto cardiopolmonare decrescono del 10% ogni minuto che passa, per azzerarsi praticamente dopo una decina di minuti dal verificarsi dell’evento. Se calcoliamo il tempo di rendersi conto di quanto sta avvenendo, i tentativi spontanei di rianimazione, la chiamata al 112 e l’attivazione dei soccorsi istituzionali con l’arrivo di una ambulanza attrezzata per la rianimazione (nel Lazio fortunatamente tutte le ambulanze lo sono), il tempo diventa il nostro maggior nemico.

E, allora, qual è la soluzione? La soluzione è paradossalmente, è tanto semplice quanto banale. Occorre che ci sia qualcuno, nelle immediate vicinanze, in grado di rendersi conto immediatamente di cosa stia accadendo, allertare, altrettanto immediatamente i soccorsi e iniziare subito le manovre di rianimazione, utilizzando il defibrillatore che, secondo la legge Balduzzi del 2012, deve (non vogliamo volutamente usare il termine “dovrebbe”) essere presente in ogni impianto sportivo del paese e correttamente manutenuto (piastre e batterie vanno cambiate periodicamente). Anche la presenza di un operatore laico (non sanitario) deve essere garantita per tutto il tempo in cui ci sono attività nell’impianto stesso.

Tutto questo può fare la differenza tra la vita e la morte dello sventurato. Promuovere la formazione di più persone possibile alle manovre salvavita che, anche in assenza del defibrillatore, possono mantenere accesa la fiammella della speranza, è l’elemento essenziale per un intervento efficace.

La vita si deve tutelare con la cultura dell’emergenza. In tutte le scuole, di ogni ordine e grado, dovrebbero essere insegnate le manovre salvavita (manovra di Hamlich, massaggio cardiaco e ventilazione) e l’uso del defibrillatore semiautomatico. In tutte le società sportive accanto ai corsi specifici per la disciplina sportiva, andrebbero affiancate lezioni sull’emergenza, con simulazioni pratiche su manichino.

venerdì 29 novembre 2024

RAPPRESENTATIVE FUTSAL: L'UNDER 19 PARTE ANCORA ... FORTE!

Paolo Forte atto quarto. La Rappresentativa Under 19 parteciperà alla sessantunesima edizione del Torneo delle Regioni di Calcio a 5 ancora sotto la direzione dell’esperto tecnico colleferrino. Il torneo nasce nel 1959 come modalità di selezione per la squadra di calcio in vista delle Olimpiadi di Roma del 1960, per diventare poi l’appuntamento annuale che tutti conosciamo e apprezziamo. 

Il futsal debutta nel 1985 con la sola categoria Juniores, quella che oggi è l’Under 19, per poi arricchirsi, nel corso degli anni, con Femminile, Under 15 e Under 17, arrivando all’odierna configurazione.

Ed è proprio nella categoria principe dell’attuale Under 19 che il Lazio vanta il maggior numero di vittorie. In ben nove occasioni i ragazzi più grandi hanno alzato al cielo la Coppa dei più bravi. Segue, a distanza, il Veneto con cinque successi. L’ultima volta che il Lazio ha arricchito la bacheca di Via Tiburtina, nella categoria Juniores, è stato nel 2018 in Umbria, con la selezione allenata da Salvatore Corsaletti.

Mister Forte, per la quarta volta sei sulla panchina dell’Under 19 del Lazio. Come vedi questa tua nuova avventura al TDR?

“Innanzitutto, vorrei ringraziare il nuovo Presidente del CR lazio, Roberto Avantaggiato che, insieme a Marco Tosini ha voluto confermarmi la fiducia. Per me è un onore, oltre che una bellissima responsabilità, allenare questi ragazzi che rappresentano l’élite del Settore Giovanile della nostra regione. Ogni volta è una esperienza nuova, con nuovi giocatori, nuovi avversari e, quest’anno, anche con nuovi collaboratori. L’unica costante che rimane, è l’emozione che si prova a rappresentare il nostro Comitato e la nostra regione. Nonostante l’età e l’esperienza è sempre un nuovo inizio da affrontare con entusiasmo e determinazione.”

Con che aspettative parti per l’edizione 2025 del TDR?

“Le aspettative sono quelle, come sempre, di fare bene, di onorare questa maglia dentro e fuori dal campo. Siamo il Lazio, la regione italiana con più trofei conquistati. Dobbiamo dimostrare di meritare la storia che tanti, prima di noi, hanno scritto. E questo, al di sopra dei risultati agonistici. Il TDR si vince prima di tutto con la correttezza e il Fair Play e poi con il pallone in mezzo ai piedi. È il messaggio che molto chiaramente ci ha inviato il nostro Presidente e che io condivido al mille per cento.”

Quali ritieni siano i punti di forza del tuo gruppo?

“Io scendo in campo sempre e solo per vincere, indipendentemente dall’avversario. E questa mentalità voglio trasmetterla anche a questa nuova squadra. Ovviamente sono consapevole di poter fare affidamento solo sui giocatori tesserati per i club le cui prime squadre giocano nei campionati regionali, ma siamo sicuri che riusciremo a formare un gruppo competitivo che darà filo da torcere a chiunque ci troveremo davanti. Poi sarà il campo, come sempre, a dare il verdetto definitivo.”

Come sarà formato lo Staff della Rappresentativa Under 19 2025?

“Sarò affiancato in panchina da Carmine Napolitano, un allenatore giovane e preparato che conosce benissimo le realtà del Lazio sud. Come Dirigente Accompagnatore mi affiderò all’esperienza e alla competenza di Massimo Mattei, mentre per curare la preparazione dei portieri ho chiesto a Gino Pappa di unirsi a noi. Un mix di esperienza, innovazione e competenza al servizio dei ragazzi e delle società a cui appartengono.”

A proposito di società, che rapporto avrai con i club?

“Ascolto e massima collaborazione. La Rappresentativa è di tutto il movimento regionale e tutti siamo coinvolti in questa bella avventura che si rinnova ogni anno. Raccoglieremo le indicazioni e le segnalazioni dei tecnici che, meglio di noi, conoscono le potenzialità dei ragazzi Organizzeremo gli stage cercando di rispettare al massimo i tempi e gli impegni delle società che ci inviano i ragazzi. Non vogliamo stressare il sistema, ma fare di tutto per lavorare insieme a tutte le componenti del nostro movimento che, ricordiamo, è tra i primissimi in Italia.”

Il presidente Avantaggiato e lo stesso Tosini hanno ribadito la necessità della massima armonia e unità all’interno di tutto il gruppo delle Rappresentative.

“Condivido in pieno le indicazioni dei vertici del Comitato Regionale. Dobbiamo muoverci tutti nella stessa direzione e rispettando le stesse regole. Se riusciremo a fare squadra tra tutti gli Staff, questo rappresenterà un ulteriore elemento di forza quando saremo al Torneo delle Regioni. Il sostegno reciproco, la condivisione di idee e soluzioni, sono fondamentali per ottenere il massimo. È vero che siamo quattro squadre, ma quando sarà il momento la maglia che indosseremo avrà lo stesso colore e la vittoria di uno sarà la vittoria di tutti. Se riusciremo a muoverci in questa direzione, e io sono sicuro che lo faremo, avremo portato a casa il primo fondamentale successo di questa esperienza. A tale proposito faccio il mio più grande “in bocca al lupo”, insieme a tutto il mio Staff, a Mister Davide Fazio, a Mister Matteo Fiorentini e a Mister David Calabria e ai loro collaboratori. Insieme vivremo un grande TDR!”

FUTSAL IN ROSA: PARTE LA SPERIMENTALE UNDER 13

Il passare degli anni e il progressivo coinvolgimento della donna in tutti gli ambiti della vita sociale del paese, ha fatto in modo che anche l’altra parte della mela si avvicinasse al mondo della palla che rotola, dapprima come tifose e poi, in maniera sempre più significativa, come praticanti attive dello sport più bello del mondo. E il futsal, fortunatamente, non è sfuggito a questa evoluzione e oggi sono sempre di più le bambine e le ragazze che indossano maglia e pantaloncini per sfidarsi su sintetico e parquet.

Per agevolare la partecipazione, la Federazione ha permesso, nell’attività di base e nella prima fetta del settore agonistico, la coesistenza di ragazzi e ragazze all’interno dello stesso gruppo squadra, permettendo che le ragazze potessero essere anche di un anno più grandi dei compagni di squadra maschi. Anche se questa pratica è ancora largamente diffusa, si è cominciato, negli ultimi anni, ad organizzare, in modo sempre più sistemico, appositi campionati dedicati esclusivamente alle ragazze e alle bambine. In tutto questo, il Lazio, come spesso è accaduto, ha fatto da apripista, e, ad oggi, è l’unica regione in Italia in cui sono presenti tutte le categorie del calcio a cinque femminile, dalle bambine Under 10 alla ragazze della Serie C.

“Abbiamo fatto un gran bel lavoro – sorride Marco Tosini, Responsabile della Lega Nazionale Dilettanti per il Calcio a cinque del Lazio – La domanda di Calcio a 5 da parte delle ragazze è cresciuta gradatamente negli ultimi anni, per poi esplodere nel post pandemia. E come Comitato Regionale abbiamo voluto dare una risposta importante, condividendo con il Settore Giovanile e Scolastico l’organizzazione dei primi campionati federali per le ragazze e dei primi incontri per le bambine più piccole”.

Una disciplina, il futsal, che sembrerebbe particolarmente adatta a bambine e ragazze?

Dal punto di vista tecnico, la possibilità di giocare su un campo di dimensioni più ridotte e con meno giocatrici rispetto al calcio a 11, sicuramente favorisce l’apprendimento delle basi del calcio, dando la possibilità, tra l’altro, di usufruire delle palestre durante l’attività scolastica, dove tanti club si stanno proponendo in un crescente clima di collaborazione, proprio con le Scuole Elementari e Medie. Poi, si sta andando verso la complementarietà tra le due discipline. Il nostro obiettivo rimane quello di diffondere i valori del calcio a tutti i livelli, proponendo stili di vita sani e partecipativi. E in questo credo che le ragazze possano prendersi un ruolo di assolute protagoniste. E in questo percorso, che è solo agli inizi, noi, come Lega Nazionale Dilettanti del Lazio abbiamo voluto esserci con entusiasmo e passione, a fianco delle società che rappresentiamo e che sono il vero e proprio motore del progetto. A loro va il merito principale e, ovviamente, tutto il nostro sostegno.”

E quali sono le iniziative che il Comitato Regionale sta mettendo in campo a sostegno del futsal in rosa?

“Oltre alla organizzazione dei campionati di categoria, stiamo lavorando, grazie anche al sostegno del Presidente Roberto Avantaggiato, sulla promozione e sulla visibilità del movimento. La novità più importante la vedremo in atto proprio all’inizio del nuovo anno, dove, in coincidenza con le Final Four di Serie C, che si svolgeranno a Guidonia il 5 e 6 gennaio prossimi, faremo scendere in campo, prima della finale femminile, due Rappresentative Sperimentali Under 13 con ragazze provenienti dalle Delegazioni Provinciali di Roma e Viterbo”.

Proprio dalla Tuscia arrivano significative adesioni a questa iniziativa

“Sono stato nei giorni scorsi – continua Tosini – ospite della Delegazione di Viterbo, dove ho avuto il piacere di incontrare diversi club che stanno credendo nel coinvolgimento della componente femminile del calcio a cinque. Da questo incontro è nata l’idea di regalare alle nostre giovanissime atlete questo evento, dedicato a loro a margine delle finali regionali di Coppa Italia. Ce la metteremo davvero tutta per fare in modo che tutto questo rappresenti una vera e propria festa del futsal femminile, dando la giusta visibilità all’entusiasmo e alla voglia di partecipare che gira intorno al desiderio di giocare a calcio da parte di tante giovani e giovanissime donne.”

giovedì 28 novembre 2024

CALCIO "SPECIALE" : ALBANO LABORATORIO DI UN CALCIO SEMPRE PIÙ APERTO ALL'ATTENZIONE ALL'ALTRO!

 SIGLATO L'ACCORDO CHE VEDE IL FUTSAL PARTNER DEL CALCIO "SPECIALE". ALBANO CALCIO A5 E ALBANO PRIMAVERA INSIEME NEL NOME DELLA SOLIDARIETÀ E DELL'INCLUSIONE.



Il calcio rappresenta per noi italiani lo sport nazionale. 

Cambiamo partito, religione, luogo delle vacanze, posto di lavoro, qualche volta la moglie o il marito, ma mai la squadra del cuore. 

Di calcio siamo appassionati, spesso ne parliamo male, talvolta malissimo, ma rimane sempre quell’amore che non si dimentica mai e che ci porteremo nel cuore tutta la vita. 

E quando due appassionati veri si incontrano, come i due “Stefani”, Sette e Soro, il rischio è che si inneschi una reazione a catena tale da far rimanere a bocca aperta e occhi spalancati. 

L’uno, fautore di un calcio a 5 moderno, coinvolgente, che sappia aggregare, condividere, integrare e includere. L’altro … pure!

 Ambedue vantano un palmares da far invidia a più di un club e, ciliegina sulla torta, tutti e due sono leader di due club che si chiamano entrambi Albano! Albano calcio a 5 per Stefano Sette e Albano Primavera per Stefano Soro

Le differenze tra le due società sono, scherzi a parte, importanti, ma non troppo. 

Sette si occupa di bambini e ragazzi e Soro è una icona a livello nazionale e internazionale dello sport dedicato ai giovani che fanno parte dell’universo della fragilità, arruolando tra le sue fila atleti che appartengono alle categorie che soffrono di patologie a livello mentale. 

Una missione che Stefano Soro porta avanti da tutta una vita e che ha saputo coniugare con la sua passione, vissuta da giocatore prima e poi da allenatore e dirigente, per la palla che rotola.

Due personalità e due progetti destinati ad incontrarsi. 

E così è stato. 

Da questa stagione sportiva, l’Albano calcio a 5 sostiene ufficialmente le attività dell’Albano Primavera, mettendo a disposizione i propri impianti di gioco e il materiale tecnico necessario per vestire gli atleti “speciali” di Stefano Soro. 

Alla presenza del Direttore Generale dell’Albano Calcio a 5, Marco Giustinelli, Sette e Soro hanno siglato l’intesa che li vedrà collaborare per la realizzazione di un percorso sportivo e agonistico aperto a tutti i livelli dello sport, con particolare attenzione alle iniziative che la FIGC da qualche anno dedica a questa categoria di atleti “speciali”.

“Abbiamo voluto dare un ulteriore slancio alla collaborazione già in atto da anni con Stefano e il suo gruppo – dice Stefano Sette – La nostra Famiglia è da sempre sensibile alle tematiche sociali e ha sempre messo a disposizione dell’Albano Primavera i propri impianti sportivi a titolo, ovviamente, gratuito. Ma è arrivata l’ora – prosegue il patron dell’Albano calcio a 5 – di alzare il livello della collaborazione, mettendo a disposizione anche la nostra struttura di comunicazione e la fornitura del materiale tecnico per le gare. Inoltre, stiamo perfezionando l’accordo che ci vedrà come partner nella iscrizione alla Quarta Categoria della Lega Nazionale Dilettanti, fin dalla prossima stagione sportiva.”

Albano diventa così un laboratorio di inclusione dove lo sport è vissuto in quanto tale, dove ogni forma di pietismo viene messa da parte per dare spazio ad una solidarietà autentica, da sportivo a sportivo, da uomo a uomo. 

Il calcio è bello da vedere, bellissimo da praticare, entusiasmante da sostenere e da seguire, ma per qualche ragazzo rappresenta una vera e propria ragione di vita, un modo in cui lo sport restituisce una piccola, ma significativa parte, di quello che la vita ha tolto. 

E questa scintilla va alimentata, va trasformata in un incendio che sappia coinvolgere tutti noi nel turbine della solidarietà e dell’attenzione all’altro. 

Un valore aggiunto per tutti gli atleti, per i tecnici, per i dirigenti, per i tifosi di quella che ci si augura di cuore possa diventare una famiglia “allargata” attraverso lo sport che noi tutti amiamo!

UNA VITA DA PORTIERE: IL RUOLO "SOCIAL DI ALESSANDRO CASCIOTTI"

 IL "NUMERO 1" DEL CLUB CASTELLANO HA MIGLIAIA DI FOLLOWER CHE SEGUONO LE SUE GESTA SPORTIVE SU INSTAGRAM E FACEBOOK. PER IL SECONDO ANNO VINCE IL "PLAYER SOCIAL CHALLENGE"


Venticinque anni fa, era il 1999, Luciano Ligabue cantava “Una vita da mediano”, ispirandosi alle vicende calcistiche di Gabriele “Lele” Oriali. 

Un brano che identificava un ruolo sul campo ad un modo di vivere. Se dovessi ispirarmi al grande Luciano, probabilmente farei riferimento ad un altro ruolo, quello del portiere e la mia figura di riferimento non potrebbe non essere, per quanto riguarda il quotidiano, quella di Alessandro Casciotti, portiere di calcio a 5 che difende la porta dell’Albano Calcio a 5 di Stefano Sette e della sua famiglia, storicamente legata al mondo del futsal. 

E come me, la pensano le centinaia di persone che seguono le gesta del nostro eroe attraverso i social media. Alessandro Casciotti ha vinto, per la seconda volta, il premio per il giocatore dell’Albano più seguito sui social e il Club lo ha voluto premiare con una targa ricordo e una bottiglia “speciale” offerta dallo sponsor “Io vino”, la prestigiosa enoteca di Piazza Gramsci che da anni sostiene le attività del club castellano.

La presenza sui social – dice Marco Giustinelli, giornalista e scrittore, che cura la comunicazione per la società della Famiglia Sette – è importante perché, negli anni, è diventata il mezzo principe per dialogare con nuove e vecchie generazioni. Abbiamo, attraverso la frequentazione di piattaforme come facebook o instagram, condividere i valori dello sport e valorizzare le attività del club, con decine di migliaia di tifosi e appassionati del nostro sport. E un testimonial come Alessandro è una ulteriore freccia al nostro arco per raggiungere i nostri sostenitori e pubblicizzare al meglio un messaggio di sport legato alla integrazione, alla inclusione, alla creazione di un ambiente sano e sicuro da mettere a disposizione dei nostri bambini e ragazzi. Complimenti, quindi a Alessandro, e grazie per aver messo la sua immagine a disposizione dell’Albano calcio a 5.”

giovedì 21 novembre 2024

FUTSAL INTERNAZIONALE: LA CINA SCOMMETTE SU CRISARI

IL TECNICO ROMANO DOPO L'ESPERIENZA IN NORVEGIA ALLENERÀ LA NAZIONALE DEL DRAGONE



Una avventura iniziata con il logo del Comitato Regionale Lazio, quella di Silvio Crisari, globetrotter del futsal, che ha ricevuto l’investitura ufficiale di nuovo Commissario tecnico della Nazionale della Repubblica Popolare Cinese. Pluricampione d’Italia con le Rappresentative del Lazio, l’allenatore romano, dopo lo scudetto conquistato con i Giovanissimi al Torneo delle Regioni in Umbria, aveva ricevuto l’invito della Federazione Norvegese ad allenare la nazionale dei vichinghi. 

Una esperienza supportata da risultati insperati per il paese nordico, che lo ha catapultato sul grande scenario internazionale come uno dei selezionatori più accreditati nella gestione dei team nazionali.

 Terminato il ciclo con la nazionale norvegese, Crisari ha accettato l’incarico dalla Federazione cinese di cimentarsi nella difficile impresa di portare la nazionale del dragone tra le prime realtà mondiali.

Poliglotta, scrittore, imprenditore, Silvio Crisari vive praticamente in aereo, attraversando per lavoro e per passione sportiva i cinque continenti: da Roma, dove continua ad avere interessi professionali, a Dubai, a Oslo, a Tokio e ora, anche a Pechino, passando per Vietnam e Stati Uniti.

Una bella storia, iniziata nei Circoli della Capitale per approdare in quello che si è poi rivelato il suo autentico trampolino di lancio, il Comitato Regionale Lazio dove, grazie alla fiducia accordatagli dal Presidente Zarelli e dal compianto Pietro Colantuoni, ha avuto l’opportunità di realizzare il sogno di ogni allenatore, quello di alzare al cielo la Coppa dei più bravi d’Italia. E dopo il tricolore il sogno continua ancora più in grande, portare la Cina nell’olimpo del futsal mondiale.


venerdì 15 novembre 2024

RAPPRESENTATIVE FUTSAL LAZIO: SI PARTE!

 

Il Comitato Regionale Lazio sceglie gli Staff delle Rappresentative di Futsal

Il Torneo delle Regioni rappresenta la vetrina più importante della Lega Nazionale Dilettanti a livello giovanile. Nel Calcio a cinque il Lazio, con i suoi diciassette titoli conquistati, è al vertice della classifica nazionale, seguito da Veneto e Sicilia. 

Un appuntamento che nelle categorie Under 19, Under 17, Under 15 e Femminile, coinvolge, nella fase di selezione, centinaia di ragazze e ragazzi provenienti da tutte le società della regione. Ciascuna Rappresentativa è affidata ad un Team Tecnico selezionato a sua volta dal Comitato Regionale. Il lavoro di coordinamento delle varie squadre è affidato al Responsabile Regionale, Marco Tosini.

“Siamo pronti per partire con la prima fase delle attività delle Rappresentative di Futsal – ci dice Tosini – Abbiamo individuato i selezionatori che saranno il punto di riferimento di ogni Staff tecnico da oggi fino al termine del Torneo delle Regioni 2025. Confermati Mister Paolo Forte per l’Under 19 e Mister Davide Fazio, che passa dall’Under 15, con la quale si è laureato Campione d’Italia due edizioni fa, all’Under 17. Un gradito ritorno, invece, è quello di David Calabria, figura iconica del nostro movimento, al quale sarà affidata la selezione femminile. I più giovani dell’Under 15 saranno selezionati da una new entry, al quale diamo un caldo benvenuto, Mister Matteo Fiorentini. Stiamo mettendo in campo un progressivo avvicendamento tra tutti gli allenatori, in modo da mettere a disposizione dei nostri giovani talenti nuove metodologie e nuovi stili di conduzione, con tecnici di comprovata esperienza e professionalità.

Il presidente del Comitato Regionale Lazio, Roberto Avantaggiato, ha voluto incontrare gli Staff delle Rappresentative di Calcio a cinque nella Sala Conferenze della lega Nazionale Dilettanti a Via Tiburtina. 

“Il mio più grande “in bocca al lupo”, unito a quello di tutto il Consiglio Direttivo, alle ragazze e ai ragazzi che, insieme agli staff tecnici e ai dirigenti, rappresenteranno la nostra regione al prossimo Torneo delle Regioni – ha esordito il Presidente - Vorrei ricordare a tutti che la filosofia di questo Comitato Regionale è, da sempre, stata quella di anteporre i valori ai risultati e di coinvolgere giocatrici e giocatori provenienti dal maggior numero di società possibili. Ai ragazzi chiediamo di onorare al meglio la maglia del Lazio, come hanno fatto generazioni prima di loro. Nel segno del rispetto degli avversari, dei direttori di gara, del pubblico e dell’organizzazione che ci ospiterà. Ai tecnici ricordo il loro ruolo principalmente di educatori e di esempi per i più giovani. Il Lazio si deve distinguere per Fair Play e correttezza in campo e fuori. I risultati sono la logica conseguenza dei comportamenti in campo. Naturalmente ci auguriamo di arricchire con nuovi trofei la nostra bacheca che, ad oggi, per quanto riguarda il calcio a cinque, è la più fornita di tutta la penisola.”

Avantaggiato ha tenuto più volte a sottolineare che le selezioni regionali rappresentano il biglietto da visita del Lazio a livello nazionale e che si debbono distinguere per sportività e comportamenti dentro e fuori del campo da gioco. Inoltre, ha precisato il presidente, è fondamentale che tutti i gruppi si coordinino con identiche modalità, a partire dalla comunicazione, che verrà gestita direttamente dall’Ufficio Stampa del Comitato Regionale.

“Ricordiamoci – ha concluso il Presidente – che il Comitato è un organismo al servizio delle Società e questo principio è valido anche e soprattutto per le Rappresentative. Convocazioni, allenamenti, gare amichevoli di preparazione, vanno organizzati tenendo conto delle esigenze dei club. Il nostro obiettivo rimane quello di valorizzare il lavoro che tutto il movimento sta mettendo in campo. Le Rappresentative sono di tutti e tutti dobbiamo collaborare alla ottimale riuscita delle attività. Buon lavoro a tutte e a tutti!”

Ufficio Stampa

Comitato Regionale Lazio FIGC LND


domenica 27 ottobre 2024

SERIE C1 FUTSAL: L'ALBANO CONQUISTA LA TERZA VITTORIA IN SETTE GIORNI

ALBANO C5 - BUENAONDA 3 a 2
Lorenzo Sette applaude i suoi ragazzi: "Stanno dando tutto!"
Il ricordo di Gabriele Pistella

Ci è servita la batosta di Civitavecchia” Così sintetizza il momento positivo dell’Albano, Capitan Marco Fratini all’uscita dal campo, dopo la bella prestazione contro il Buenaonda che ha fruttato ai ragazzi di Lorenzo Sette tre punti preziosissimi che riportano l’Albano in una posizione di classifica equidistante tra testa e coda. Alessandro Tudini è entusiasta: “Dopo un anno fermo ai box pensavo di tornare per fare la riserva, ma il Mister mi sta dando fiducia e sono felice di poter dare una mano importante alla squadra.” Anche Gianluca Zevini, assoluto protagonista del match, conferma le parole dei compagni:” Sento l’apprezzamento dell’Allenatore e la fiducia dei compagni. C’è un bel clima e la squadra, finalmente è tornata ad esprimere al meglio il suo gioco. Sono finalmente tornato ai livelli di due anni fa e sono sicuro che continueremo a fare bene.” Chi, dall’alto della sua esperienza e con la pacatezza che gli è propria, smorza i toni, è Alessandro Casciotti: “Dobbiamo continuare a lavorare - dice il numero uno della squadra – come stiamo facendo dal 26 agosto e i risultati arriveranno. È importante rimanere concentrati e giocare partita dopo partita, senza crearci particolari aspettative. Tutte le partite saranno difficili, contro avversari forti e ben organizzati, ma anche noi possiamo dire la nostra in questa stagione.”

Di fatto, sembra scattato l’interruttore ai ragazzi di Sette. Chiediamo al Mister i motivi di questa impennata della squadra. Tre vittorie in sette giorni che riportano serenità nell’ambiente.

“A dire il vero – sorride Sette – l’unica cosa che non è mai mancata nel gruppo è proprio la serenità. Mancavano, invece, i punti che in questi ultimi tempi, però, stanno cominciando ad arrivare anche loro.”

Che cosa è successo dopo la batosta di Civitavecchia?

Niente di particolarmente eclatante. Alleno ragazzi intelligenti che hanno capito che non possiamo permetterci scivoloni di questa entità. Siamo l’Albano e dobbiamo onorare sempre la maglia che indossiamo da trent’anni e la storia che rappresentiamo per il futsal regionale e nazionale. Servono molti fatti e pochissime parole. E tantissimo sudore.”

L’hanno capito bene, ci sembra?

“Stiamo finalmente giocando il calcio che ho proposto alla squadra, basato sulle caratteristiche dei giocatori che ho a disposizione e sulle mie idee di futsal. Stiamo dando il giusto ritmo alla gara, aggredendo gli avversari e non dando loro la possibilità di ragionare. E riusciamo a colpire nei momenti di loro calo di tensione. Ancora abbiamo tanto da imparare e da migliorare, ma la strada è quella giusta.”

Quanto è pesata l’assenza di tanti titolari?

“Sono mancati tanti giocatori, ma non tanti titolari. Per come è stata costruita, questa è una squadra dove tutti sono titolari e tutti si debbono far trovare pronti quando c’è bisogno di scendere in campo. Chiaramente non nego che l’esperienza dei Falotico e dei Cannatà o la disciplina dei Patriarca ci avrebbe fatto molto comodo. Ma avere un bel gruppo come questo, ci consente di non forzare i tempi di recupero e di avere i ragazzi al meglio quando torneranno arruolabili. E a questo proposito, continuo a predicare pazienza e sacrificio. L’occasione di rendersi utile ci sarà per tutti. Il campionato è lungo e ci sarà spazio per tutti quelli che credono in questo progetto. Qualcuno sta ancora assimilando le caratteristiche di questa categoria, che è difficile e con squadre in cui militano giocatori italiani e stranieri che hanno calcato i campi del nazionale.”

Passato quindi il periodo nero?

“Questo lo potremmo dire solo alla fine del Campionato, guardando la classifica. Non voglio spegnere gli entusiasmi, per carità, e anche io sono euforico per il filotto di risultati che abbiamo ottenuto da sabato scorso ad oggi. Ma tutto questo deve durare fino a domenica sera. Da lunedì si ricomincia a lavorare a testa bassa, perché ci attende una delle partite più difficili della stagione, contro una formazione che non nasconde l’ambizione di vincere il campionato, ma noi andiamo a Gaeta con la voglia di darle un piccolo dispiacere sportivo o, comunque, con l’intenzione di giocarcela alla pari.”

“E- continua Lorenzo – vorrei approfittare per rivolgere un pensiero e un abbraccio alla famiglia di Gabriele Pistella, il Direttore Generale del Real Castel Fontana che ci ha incredibilmente lasciato in queste ore. Una perdita per il futsal, per la famiglia, per tutti quelli che gli hanno voluto bene. Non ci sono parole per esprimere i sentimenti e i pensieri che si affacciano alla mente, ma solo il ricordo di un amico appassionato di calcio a cinque che non riusciamo a credere che il destino ce l’abbia portato via.”

giovedì 24 ottobre 2024

FUTSAL GIOVANILE: PARTE IL PROGETTO "EVOLUTION PROGRAMME" CON LE AST DEL CALCIO A CINQUE

Lo Staff federale, coordinato da Roberto Montenero in visita alle Scuole Calcio di Futsal selezionate per le AST


Inizia per il Calcio a cinque l’era delle AST, le aree di sviluppo territoriale, promosse dalla FIGC per innalzare il livello di qualità delle Scuole Calcio e coinvolgere in questo processo le società, le famiglie, i tecnici e i dirigenti e, ovviamente, i giovani calciatori e le giovani calciatrici. 

L’attività sportiva diventa quindi il mezzo per formare i cittadini di domani attraverso lo sport. La stagione 2024/2025 ha visto allargare la platea dei club interessati a questo percorso anche al calcio a cinque, con la creazione di nuovi CST (i centri di sviluppo territoriale, punto di riferimento del territorio), propedeutici alla selezione dei giovani atleti per un percorso di avvicinamento alle selezioni nazionali e, appunto alla creazione di nove AST dedicate al futsal che si aggiungono a quelle per il calcio a undici, già operative nel Lazio.

“Un percorso nuovo, partito lo scorso anno a livello sperimentale in alcune regioni pilota e che in questa stagione approda anche nel Lazio in maniera strutturale, dopo un primo approccio nel recente passato. – sono le parole di Roberto Montenero, referente dell’Evolution Programme per il Futsal – Siamo partiti con la visita conoscitiva nelle società che sono state selezionate per essere sede di AST. Insieme ai miei collaboratori abbiamo incontrato le realtà di Latina, Colleferro, Albano e Genzano che saranno i nostri compagni di viaggio in questa meravigliosa avventura. Nei prossimi giorni proseguiremo le visite presso le Scuole Calcio di Lazio, Roma e Sporting Marconi che rappresenteranno altri punti di riferimento sul territorio regionale, oltre a quelli citati. Il Progetto Evolution Programme non parte con l’obiettivo di imporre regole o modelli preconfezionati a nessuno – prosegue il Responsabile Federale – ma vuole essere un momento di condivisione delle eccellenze del territorio e di promozione dei talenti che incontreremo. Ogni società è stata selezionata in base a caratteristiche specifiche e buone prassi che abbiamo avuto modo di apprezzare negli anni e che vogliamo che diventino un patrimonio comune di tutto il movimento calcettistico regionale. È anche una occasione per avvicinare il mondo del football a quello del futsal, valorizzando gli aspetti che avvicinano le due esperienze e favorendone l’integrazione.

Anche il Comitato Regionale Lazio della Lega Nazionale Dilettanti è voluto essere presente in questa fase di avvio, portando il saluto del Presidente Roberto Avantaggiato e del Responsabile Regionale per il Futsal, Marco Tosini: “Un apprezzamento per questa iniziativa federale che affianca i nostri club – dice Tosini – con l’obiettivo di fare crescere la costruzione di uno sport sano, performante e sicuro, dove il ragazzo è posto, prima di tutto, al centro di un processo prima educativo e poi agonistico. Come Comitato Regionale Lazio LND seguiamo con attenzione il Progetto Evolution Programme per il Futsal e ci rendiamo ovviamente disponibili per ogni tipo di supporto e partecipazione.”

Fonte: Ufficio Stampa Comitato Regionale Lazio FIGC LND

FUTSAL CR LAZIO: AL VIA, NEL WEEK END I CAMPIONATI GIOVANILI FEMMINILI

Il Lazio è la prima regione in Italia ad avere tutte le categorie del futsal giovanile femminile.

Il cielo è sempre più rosa nel Lazio del Futsal! Partono nel week end del 26 e 27 ottobre, con Under 17 e Under 13 i Campionati dedicati alle bambine e alle ragazze che hanno scelto il Calcio a cinque come sport di riferimento. I numeri raccontano la forza del movimento laziale, il primo in Italia a far scendere in campo tutte le categorie del Futsal Femminile Giovanile.

La soddisfazione del Comitato Regionale Lazio nelle parole del Responsabile Regionale Marco Tosini: “Il Comitato Regionale ha saputo raccogliere e promuovere la voglia di futsal da parte delle tante ragazze e bambine che cominciano ad innamorarsi del pallone. Abbiamo studiato un format che prevede l’integrazione delle varie categorie e favorisce, così la possibilità di formare squadre con la partecipazione di più ragazze possibile. Per questo, si giocherà a settimane alternate. Sabato, ad esempio, scenderanno in campo le Under 17 e le Under 13, mentre la settimana successiva sarà la volta di Under 19 e Under 15. Il tutto per rispettare le norme federali che, ricordo, prevedono che un atleta non possa disputare più gare nella stessa giornata di campionato.”

Il Lazio conquista così l’invidiabile primato a livello nazionale di aver avviato campionati federali per tutte le categorie del femminile. Dalle bambine dell’Under 11 che si confronteranno con un organico di dodici formazioni divise in due gironi, alle Under 13 che, con un boom di ventitrè squadre iscritte, formeranno ben quattro gironi. Due gironi, invece, coinvolgeranno sia le ragazze dell’Under 17 che quelle dell’Under 15 con rispettivamente quindici e sedici club impegnati. Un solo girone, invece, per le cinque squadre protagoniste nella categoria Under 19.

“Se guardiamo i numeri – conclude Tosini – ci accorgiamo che le iscrizioni più numerose sono nelle categorie delle giocatrici più giovani (record di ventitrè squadre per la Categoria Under 13), a conferma che il movimento si sta allargando a macchia d’olio nell’intera regione. Una enorme soddisfazione che testimonia l’impegno e la dedizione che tutto il Comitato Regionale, a partire dal nostro Presidente, Roberto Avantaggiato, sta profondendo a favore della meravigliosa realtà del calcio femminile.”

Fonte: Ufficio Stampa Comitato Regionale Lazio LND

mercoledì 23 ottobre 2024

COPPA ITALIA SERIE C1: L'ALBANO "VENDICA" LA DEBACLE DELL'ANDATA. 4 A 1 ALLA FUTSAL ACADEMY DI CIVITAVECCHIA

 ALBANO SCATENATA! 

BISSA AL PALACOLLODI LA BELLA PROVA DI TERRACINA E SOLO LA DIFFERENZA RETI LA CONDANNA ALLA ELIMINAZIONE DALLA COPPA.



L’Albano va. Due vittorie in settantadue ore, coronate da grandi prestazioni, riaprono gli orizzonti della squadra di Lorenzo Sette.

 “Una ventata di fiducia e consapevolezza” definisce questa vittoria il patron Stefano Sette, sulla tribuna del Palacollodi ad assistere alla gara contro gli avversari della Futsal Academy di Civitavecchia. Quattro reti siglate da Zevini, De Santis, Giacopetti e Silvestri che piegano gli avversari, scesi ad Albano forti del 10 a 1 dell’andata. Un risultato, il 4 a 1 del risultato finale, che non è sufficiente a garantire la qualificazione ma che ribalta comunque la debacle dell’andata. I castellani escono a testa alta dalla Coppa Italia solo per la differenza reti, confermando uno stato di forma e una crescita della qualità del gioco che desterà preoccupazione in più di uno dei prossimi avversari in Campionato. Una gara intensa, giocata senza pause, con un pressing asfissiante e con occasioni da rete a ripetizione. Al termine sono più di venti le opportunità che ha avuto l’Albano per far male, nonostante le assenze importanti di Casciotti, Falotico, Cannatà, Patriarca e Ercolani. Chi è sceso in campo non ha certo fatto rimpiangere i compagni assenti, gettando il cuore oltre l’ostacolo e non risparmiando ne un’oncia di fiato, ne’ una stilla di sudore. La squadra comincia ad assimilare i dettami del tecnico e sta prendendo fiducia nei propri mezzi e questo fa ben sperare anche in campionato, dove l’obiettivo di mantenere la categoria resta comunque il fine da perseguire. Festa quindi ad Albano, con la consapevolezza di dover continuare ad esprimere la stessa intensità e la stessa determinazione visti nelle ultime gare con Ardea e Terracina in Campionato e Futsal Academy in Coppa Italia.