Un grande professionista e uno sportivo innamorato del calcio. Lo conobbi al Torneo delle Regioni con la Rappresentativa del Lazio. Dai Campioni ai ragazzini manteneva la stessa passione e lo stesso entusiasmo. Un Maestro per tutti noi che abbiamo avuto il privilegio di incontrarlo!
Ci ha lasciato Ernesto Alicicco, medico sociale delle giovanili della Lazio, nell’era Maestrelli e Chinaglia e poi passato alla Roma con cui ha vinto due scudetti nello staff sanitario.
Io l’ho conosciuto come medico della Rappresentativa Under 15 di Calcio a 5 del Lazio, allenata da David Calabria, nel Torneo delle Regioni in Puglia del 2017.
Appassionato di calcio, correva a dare il suo contributo dovunque una palla correva, passando con disinvoltura dalla Serie A, ai ragazzi della selezione del Lazio.
Proprio in quella occasione si rese protagonista di una veemente protesta nei confronti dell’arbitro durante la finale, che gli costò il cartellino rosso e che lo costrinse ad abbandonare prematuramente la panchina.
Non ci fu modo di farlo tornare in campo al momento della premiazione per ricevere la medaglia e ci aspettò sul pullman fuori dal palazzetto.
Quando mi accorsi che la rabbia era ormai sbollita, mi avvicinai e gli misi in mano la medaglia che mi avevano consegnato pochi minuti prima. Sentivo che era giusto che tornasse a casa lui con un ricordo di quella bella avventura conclusa, ahimè, con la sua espulsione e con il secondo posto della squadra.
Gliela porsi dicendo “È la tua doc! Me l’hanno data per te.” Sapevamo tutti e due che era una simpatica bugia, ma mi sorrise e se la mise al collo. Da quel giorno l’ho incontrato altre volte e passavo il tempo a sentirmi raccontare i suoi ricordi di un calcio che non c’è più.
L’ultimo
aneddoto me lo raccontò al Circolo Roma 3Z, facendomi vedere l’impronta, sul pollice, del morso di Lionello
Manfredonia, a cui aveva salvato la vita in un freddo pomeriggio a Bologna e
che lo aveva morso durante le manovre di rianimazione dall’arresto cardiaco.
Un uomo di sport, un uomo di scienza, un uomo che ha dato tanto al calcio, di cui era perdutamente innamorato.
Buon viaggio Doc!
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